Una delegazione di Pro Loco abruzzesi a Roma per l’assemblea elettiva nazionale dell’UNPLI

22 Novembre 2024 - 11:02:14

Erano 50 i delegati abruzzesi che hanno partecipato all’assemblea
nazionale elettiva dell’UNPLI, l’Unione Nazionale delle Pro Loco
d’Italia, svoltasi sabato 16 e domenica 17 novembre scorsi a Roma,
all’Ergife Hotel, nel corso della quale è stato confermato, per
acclamazione, presidente nazionale Nino La Spina, siciliano, alla guida
dal 2016 di una rete che oggi conta oltre 6400 associazioni e 600mila
soci a livello nazionale. In Abruzzo le Pro Loco aderenti sono circa 260
per oltre 20mila tesserati.
Una nutrita delegazione, dunque, ha partecipato ai lavori della due
giorni romana, guidata dal presidente regionale Sandro di Addezio, e dal
consigliere nazionale, Sergio Carafa, anch’esso confermato e al secondo
mandato. Hanno preso inoltre parte socie e soci provenienti da tutto
l’Abruzzo, tra cui i quattro presidenti dei comitati provinciali
dell’Aquila, Alterico Patella, di Chieti, Sergio Carafa, di Teramo,
Carmine Santarelli, e di Pescara, Simona D’Annunzio.
Durante i due giorni sono stati decine i rappresentanti delle
istituzioni intervenuti: il ministro delle imprese e del made in Italy
Adolfo Urso, la vice ministra alle politiche sociali Maria Teresa
Bellucci, il sottosegretario per l’agricoltura Luigi D’Eramo, il
questore del Senato Antonio De Poli, il presidente facente funzioni di
ANCI Roberto Pella, il governatore di Regione Piemonte Alberto Cirio, il
governatore di Regione Marche Francesco Acquaroli, il governatore di
Regione Veneto Luca Zaia. Presenti inoltre decine di sindaci, tra cui
Rodolfo Ziberna e Samo Turel, rispettivamente primi cittadini di Gorizia
e Nova Gorica, città che saranno Capitali europee della cultura nel 2025
e a cui l’UNPLI ha dedicato la sua Tessera del socio Pro Loco.
E proprio a proposito di questa Tessera, stampata in oltre 600mila
esemplari, quanti sono socie e soci in tutta Italia, «l’UNPLI Abruzzo
conferma la sua candidatura – afferma Sandro Di Addezio, presidente
regionale UNPLI – per dedicarla alla nostra regione e, in particolare,
al nostro capoluogo, L’Aquila, per il 2026, anno in cui la città sarà
Capitale italiana della cultura. Ci sembra il modo giusto per un
riconoscimento a una città e a una regione, colpiti peraltro da un
tragico evento come il sisma del 2009, impegnati in un percorso di
riscatto sociale ed economico, a cui vogliamo dare il nostro convinto
sostegno».
«Nel corso dell’assemblea – prosegue inoltre il presidente Di Addezio –
è stato inoltre ribadito da tutti i rappresentanti delle istituzioni
presenti la funzione preziosa che le Pro Loco svolgono nella società,
per mantenere vive le tradizioni, per tutelare quella vivacità
comunitaria che spesso, specie nei piccoli paesi, è in grave pericolo, e
per fare da ponte tra generazioni e culture. Le Pro Loco sono sempre
state presenti, anche nei momenti di difficoltà: penso ai mesi più bui
della pandemia o, in Abruzzo, ai terremoti che l’hanno colpita negli
ultimi 15 anni».
«Molte sono le regioni – gli fa eco Sergio Carafa, consigliere nazionale
UNPLI – che manifestano la propria vicinanza concretamente, soprattutto
con cospicui e appositi fondi a sostegno delle attività delle Pro Loco e
delle reti provinciali e regionali, ma anche sia con la presenza
costante negli appuntamenti organizzati in tutta Italia e che con il
supporto operativo, per agevolare l’organizzazione degli eventi che,
ricordiamo, ormai non sono solo sagre, peraltro sempre più di qualità:
tra tutte, l’iniziativa più importante in questo momento è l’imponente
lavoro di censimento del patrimonio immateriale del Paese, che l’UNPLI
sta portando avanti con ANCI Associazione Nazionale dei Comuni Italiani,
il Ministero della cultura, l’ICPI Istituto centrale per il patrimonio
immateriale e la Fondazione Pro Loco Italia».
«Non dimentichiamo – conclude Carafa – che le Pro Loco generano un
valore economico e sociale generato pari a 2,1 miliardi di euro, 25
milioni di ore di lavoro, una spesa sostenuta per le iniziative
realizzate a livello nazionale pari a 700 milioni di euro in un anno:
numeri impressionanti degni di grande considerazione».