27 Novembre 2024 - 17:48:19
di Tommaso Cotellessa
La Giunta regionale abruzzese ha dato il via libera al Piano Straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica e della specie cinghiale. L’annuncio è arrivato dal vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura e alla Caccia, Emanuele Imprudente, che ha definito il piano un “fondamentale strumento a sostegno degli agricoltori abruzzesi e della sicurezza dei cittadini”. Grazie a questa approvazione, l’Abruzzo si pone come regione all’avanguardia in Italia nella gestione del fenomeno.
Il piano introduce diverse novità per affrontare il problema della sovrappopolazione dei cinghiali, che rappresenta una minaccia per la biodiversità, l’agricoltura, la sicurezza stradale e la salute pubblica. Tra le innovazioni più rilevanti c’è l’introduzione del tutor selecontrollore, un operatore indicato direttamente dagli agricoltori, attivabile rapidamente in caso di cinghiali sui terreni coltivati. Inoltre, è stata prevista la tecnica della girata, gestita dalla Polizia Provinciale e dagli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) con il supporto di guardie venatorie volontarie, responsabili appositamente formati e cani abilitati.
Tra le semplificazioni introdotte c’è anche una gestione più rapida ed economica dello smaltimento delle viscere degli animali abbattuti, sempre nel rispetto delle analisi sanitarie obbligatorie.
Oltre alle misure previste dal piano nazionale, la Regione ha ampliato l’elenco dei soggetti abilitati ai piani di abbattimento e consentito interventi in aree urbane su ordinanza dei sindaci, previo parere dell’Ispra. Un’attenzione particolare è rivolta alle aree protette, come sottolineato da Imprudente: “Puntiamo a una maggiore collaborazione gestionale anche nelle aree non di competenza regionale, come le aree protette, dove già stiamo ottenendo buoni risultati, ad esempio nel Parco Regionale Sirente Velino”.
Per contrastare il pericolo della Peste Suina Africana (PSA), la Regione aveva già adottato un Piano regionale di Interventi Urgenti (PRIU) nel maggio 2022. Il piano comprende la costituzione del Gruppo Operativo Territoriale (GOT) e il coinvolgimento di ATC, parchi e riserve naturali per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Commissario straordinario nazionale.
Il piano include anche misure per la caccia di selezione, con abbattimenti pianificati per prevenire danni alle colture, agli ecosistemi e alla fauna locale. Tra le novità approvate dall’Ispra figurano:
- Prolungamento dell’orario di caccia fino a mezzanotte.
- Utilizzo di sorgenti luminose, come visori a infrarossi e termici, torce e fari.
- Dal 2024, avvio della caccia di selezione già dal 1° gennaio.
La Regione ha stanziato fondi importanti per la prevenzione e la gestione del problema:
- 100.000 euro all’Istituto Zooprofilattico (IZSAM) per un progetto sperimentale nelle riserve naturali delle province di Chieti e Pescara.
- 450.000 euro per la creazione di centri di raccolta delle carni di selvaggina.
- 4.150.000 euro per recinzioni destinate alla protezione delle aziende agricole.
Con questo piano straordinario, l’Abruzzo punta a conciliare tutela ambientale, sostegno all’agricoltura e sicurezza dei cittadini, affrontando una problematica complessa con soluzioni innovative e integrate.
Il plauso di Coldiretti: “Impegni mantenuti”
La Coldiretti ha salutato con soddisfazione l’approvazione del paino.
“La delibera della giunta regionale è il passo più importante che è stato compiuto fino ad ora per fronteggiare i danni da cinghiale. Sono state finalmente recepite, dopo anni di proteste e all’indomani della manifestazione che lo scorso 27 giugno portò a Pescara migliaia di agricoltori di Coldiretti in corteo, le nostre legittime richieste”. Lo dice Roberto Rampazzo, Direttore di Coldiretti Abruzzo, in margine all’approvazione da parte della Giunta regionale del “Piano Straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica e della specie cinghiale” approvato ieri sera su proposta del delegato alle politiche agricole. “La giunta regionale, nelle persone del presidente Marco Marsilio e dell’assessore Emanuele Imprudente, ha mantenuto gli impegni presi a giugno sotto il consiglio regionale – continua Rampazzo – con tale atto l’Abruzzo si dota di un fondamentale strumento a sostegno degli agricoltori abruzzesi e della sicurezza dei cittadini”. Si chiude così in Abruzzo l’ultimo capitolo di una problematica che dura da oltre trent’anni e che, nel corso del tempo, è diventata una piaga talmente profonda che sembrava destinata a non poter finire determinando un fortissimo malessere tra le aziende, spesso costrette a chiudere per i danni subiti, e i cittadini, spesso vittime di incidenti stradali con esiti anche mortali. “La delibera approvata dalla giunta prevede il recepimento della normativa nazionale nonché una serie di specifiche azioni di controllo e selezione dei cinghiali – spiega Pietropaolo Martinelli, Presidente Coldiretti Abruzzo – tra le novità previste, oltre alla semplificazione dello smaltimento dei capi abbattuti, c’è l’ampliamento dell’elenco dei soggetti attuatori dei piani di abbattimento e la possibilità di interventi in ambito urbano con ordinanza del Sindaco. All’attività di controllo si aggiunge poi l’abbattimento pianificato con lo scopo di evitare il sovrappopolamento ed i conseguenti danni a persone e colture, e un importante impegno finanziario per la prevenzione. Da ultimo, ma non per importanza, vi è l’introduzione della figura del tutor ovvero un selecontrollore indicato direttamente dal singolo agricoltore proprietario del fondo oggetto di danneggiamento, attivabile in tempi più rapidi in caso di presenza di cinghiali sui terreni coltivati. Risultati importanti su cui continueremo a vigilare per non vanificare quanto raggiunto finora”.