01 Dicembre 2024 - 16:12:51

di Tommaso Cotellessa

Piazza Duomo si è trasformata nel cuore pulsante della tradizione enogastronomica abruzzese con la Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo, un evento che celebra l’eccellenza del territorio attraverso uno dei suoi prodotti simbolo: il tartufo. L’iniziativa, organizzata dalla Regione Abruzzo con il supporto operativo dell’Azienda Regionale Attività Produttive (ARAP) e resa possibile dalla legge regionale 24/2022, ha attirato l’attenzione di 15 buyer internazionali provenienti da Stati Uniti, Giappone, Israele, Francia, Regno Unito e altri Paesi, oltre a numerosi giornalisti nazionali ed esteri.

Uno degli eventi più attesi è stata la masterclass dello chef stellato William Zonfa, che ha guidato il pubblico in un viaggio tra i sapori e i segreti della cucina a base di tartufo. “Il tartufo racconta la purezza e la qualità ambientale del nostro territorio”, ha spiegato Zonfa. “Il bianco, con la sua delicatezza, è insuperabile, mentre i neri si distinguono per una straordinaria versatilità e il loro profumo di bosco. È un ingrediente privo di grassi, adatto a tutti e in linea con le moderne esigenze alimentari”.

Durante la masterclass, presentata dal giornalista esperto di cucina Carlo Gizzi, Zonfa ha preparato un risotto con parmigiano reggiano stagionato 30 mesi, riduzione di aceto balsamico e tartufo bianco, affiancato dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Da Vinci-Colecchi dell’Aquila. “Il tartufo non va mai cucinato, ma solo scaldato”, ha sottolineato lo chef, aggiungendo che il prezioso fungo può essere utilizzato in antipasti, primi, secondi e persino dolci, come nella sorprendente combinazione con il cioccolato bianco.

Zonfa ha elogiato gli sforzi della Regione Abruzzo nel promuovere il tartufo e ha sottolineato l’enorme attrattività della cucina italiana nel mondo. “Recentemente sono stato a Belgrado per la Settimana della Cucina Mediterranea, e posso confermare che la cucina italiana è sinonimo di qualità e fascino. La nostra tradizione è un brand che il mondo ama e continua a cercare”.

Protagonisti della giornata anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero, che hanno raccontato sogni e aspirazioni legati alla cucina. Per Cristian Decora, “in questo lavoro servono passione, creatività e umiltà. Uno chef deve saper sperimentare e trasmettere entusiasmo”. Alessio Marinucci ha espresso il desiderio di “aprire un ristorante tutto mio e fare esperienze all’estero per scoprire nuove tecniche e arricchire la mia cultura”. Marinella Usaru ha invece sottolineato l’importanza di credere in se stessi: “Bisogna essere umili, ma anche superare i propri limiti e avere fiducia nelle proprie capacità”.

La Fiera Internazionale dei Tartufi d’Abruzzo, con i suoi 50 espositori del settore agrifood, si conferma un appuntamento di grande valore per promuovere le eccellenze regionali, rafforzare la presenza sui mercati internazionali e raccontare, attraverso il tartufo, la bellezza e la qualità dell’Abruzzo.