03 Dicembre 2024 - 10:09:35
di Redazione
“Il Condominio via Antinori 7, di cui il Comune dell’Aquila è proprietario per l’80%, sarà demolito entro fine gennaio”.
Una novità importante emersa nel corso della V Commissione del presidente Stefano Palumbo (Pd).
La demolizione dell’immobile è propedeutica all’avvio dei lavori, appaltati appena qualche giorno fa sullo spazio adiacente, relativi alla realizzazione del centro ricreativo per disabili e funzionale ad esso grazie alla possibilità di completarlo con un’area a destinazione residenziale.
“Seppur con enorme ritardo inizia così a concretizzarsi e prendere forma un progetto avviato, tra gli altri, dal compianto ex consigliere Adriano Perrotti e atteso da anni da tante famiglie ed associazioni – afferma Palumbo – Già un anno fa avevo sollecitato all’amministrazione la risoluzione del problema con un’interrogazione in Consiglio Comunale. Il fatto che oggi siamo finalmente riusciti a dare una risposta sulla cantierizzazione di entrambe le porzioni, con la corrispondenza che l’abbattimento avvenga prima dei lavori per il Centro, segna un passo avanti per la città e il suo livello di civiltà. Come è stato ribadito dalle associazioni infatti, non è possibile che alla morte dei propri genitori un figlio disabile debba addirittura essere spostato fuori regione per mancanza di strutture che se ne prendano cura. Noi vogliamo invece che resti al centro della vita della città, garanzia di integrazione e presa in cura. Adesso vigileremo sul rispetto dei tempi che ci sono stati riferiti, ampliando la discussione anche sugli aspetti progettuali di carattere sociale e sanitario”.
La Commissione ha affrontato poi un altro punto relativo ai lavori di recupero del consorzio “Il Moro”, in pieno centro storico, lavori rimasti fino ad ora bloccati per via della resistenza di due proprietari a consentire i rilievi nella porzione di loro proprietà.
“Dopo una serie di controversie il Comune è riuscito ad entrare nella palazzina rilevando però diverse modifiche strutturali di dubbia legittimità. Nelle more di tutte le valutazioni del caso che gli organismi competenti sono chiamati a fare, il consorzio in collaborazione con gli uffici tecnici comunali sta valutando la possibilità di partire con il recupero di almeno una porzione dell’aggregato rimuovendo così, almeno parzialmente, le condizioni di pericolo che l’immobile rappresenta anche per le aree circostanti”, conclude.