Fondi per la Vita indipendente: la sintesi della conferenza stampa tenuta stamane dal vicepresidente del Consiglio Regionale Blasioli

03 Dicembre 2024 - 17:25:08

Dal 2012 la Regione Abruzzo con la legge regionale n. 57 ha introdotto i
progetti di vita indipendente. Sono progetti per garantire la vita
indipendente e l’autodeterminazione di persone con disabilità grave
attraverso il finanziamento di progetti di assistenza personale
autogestita, finalizzati a contrastare l’isolamento, a garantire appunto
che la loro vita si svolga all’interno della comunità.

I progetti si rivolgono a persone con disabilità grave (art. 3 comma 3
della L. 104/1992) residenti in Abruzzo e di età superiore a 18 anni.

Ogni anno l’ambito distrettuale sociale territorialmente competente
pubblica un bando le cui domande devono essere presentate entro il 31
gennaio e le domande vengono classificate in quattro griglie di bisogno
assistenziale: molto alto, alto, medio e basso secondo dei precisi
indicatori fissati dalla stessa legge.

In particolare, tutte e 4 le classificazioni si rivolgono a persone
pluriminorate o non autosufficienti, distinguendosi però in base alla
sorveglianza h 24 o giornaliera. Una volta arrivate le domande, queste
vengono classificate dagli enti d’ambito e inviate alla Regione Abruzzo
che le finanzia. Negli ultimi due anni, 2022 e 2023, la Regione Abruzzo
ha utilizzato per le rispettive annualità fondi per 4 milioni e 4,5
milioni di euro, che hanno consentito nel 2023 di finanziare 511
domande.

Quest’anno invece, quando siamo ormai arrivati a dicembre, non solo le
683 domande presentate non sono state ancora finanziate, ma se la
Regione Abruzzo non interverrà i disabili gravi troveranno un pessimo
regalo sotto l’albero di Natale visto che la somma stanziata in bilancio
è di appena 600.000 euro. Parliamo di cifre irrisorie, come sa chiunque
abbia assunto una badante: un progetto di vita indipendente della fascia
molto alta è finanziato con 12.000 euro l’anno, le altre rispettivamente
con 10.000, 8.000 e 6.000 euro.

Quest’anno le domande presentate sono state 683, di cui 49 nella fascia
di bisogno assistenziale “molto alto”, 322 nella fascia “alta”, 151
nella fascia “media” e 161 nella fascia “bassa”. Ad oggi i disabili
gravi non hanno ricevuto ancora nulla, ma se resteranno solo 600.000
euro stanziati in bilancio possiamo ipotizzare che si riusciranno a
finanziare solo una sessantina di richieste, meno del 10% e senza che
nessuno abbia comunicato nulla alle famiglie che consapevoli del
finanziamento dei due anni precedenti hanno fatto affidamento su queste
somme per assistere il loro congiunto.

È fondamentale trovare una soluzione velocemente. Bisogna reperire altre
risorse per l’annualità 2024 per far fronte alle necessità di queste
famiglie. Quando si ha un proprio caro che necessita di assistenza
continua, si è spesso costretti a tralasciare il lavoro e ogni altro
aspetto della vita quotidiana. Chiediamo al Presidente Marsilio di
trovare i fondi sufficienti almeno a garantire lo stesso finanziamento
del 2023. Anche il 28 novembre 2023 nella L.R. 57 art. 18, il Consiglio
regionale integrò lo stanziamento iniziale con €. 3.900.000,00 arrivando
a coprire con 4.500.000,00 tutte le domande.

I progetti di vita indipendente sono una priorità. Ho già avuto modo di
richiamare l’attenzione dell’aula durante il Consiglio regionale di
martedì, nello stesso momento in cui veniva modificata dall’assemblea la
norma che eliminava il limite ISEE di 20.000 euro per consentire anche a
chi ha un bene di proprietà di accedere al bando. Sarebbe un controsenso
rilevante ammettere alla presentazione delle domande una platea più
estesa di aventi diritto e finanziarlo per un ammontare del 13% rispetto
a quanto speso nel 2023. Mi auguro che dopo quell’allarme qualcuno stia
lavorando per rimpinguare le risorse e a prevedere una somma adeguata
nella finanziaria 2025 per evitare di trovarci a rincorrere come in
questi giorni.