26 Luglio 2023 - 11:17:38

“Un incontro che doveva servire per informare la collettività sugli
eventuali sviluppi legati alla velocizzazione della tratta ferroviaria
Roma – Pescara si è trasformato in una passerella pre-elettorale per il
Presidente Marsilio e il suo partito. La governance regionale ha
utilizzato il nome della Regione Abruzzo per mascherare i propri intenti
propagandistici. Tutto studiato nel dettaglio al fine di strappare
applausi tra gli intervenuti. Peccato che, dopo non molto, la sala si è
svuotata perché evidentemente non tutti erano lieti di farsi prendere in
giro. Da Marsilio, infatti, abbiamo ascoltato una ricostruzione di
comodo per nascondere le responsabilità del Governo nazionale
relativamente alla sottrazione dei 620 milioni di euro destinati
all’Abruzzo per il potenziamento della linea ferroviaria, di cui 210
milioni destinati alla Tagliacozzo – Avezzano e 124 milioni alla Sulmona
– Pratola Peligna. Tutto ciò è inaccettabile”.

Lo afferma Giorgio Fedele, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle,
a margine dell’incontro che si è svolto ieri al Castello Orsini di
Avezzano. Durante l’assise aperta al pubblico si è discusso sui progetti
legati allo sviluppo della sopra citata tratta ferroviaria ma, oltre a
verbi declinati al futuro che hanno tentato di rassicurare i presenti,
non sono state date certezze ai cittadini.

“Non c’è stata fornita alcuna spiegazione valida perché, più
semplicemente, sul piano tecnico non esiste. La precedente
programmazione, redatta da RFI, sanciva non solo il finanziamento, tra
gli altri, della tratta Tagliacozzo – Avezzano, cioè il lotto numero 4,
ma ne stabiliva la compatibilità con il PNRR e il termine dei lavori per
il 2026. La sottrazione dei fondi precedentemente stanziati dal Governo
Conte quindi è stata una scelta politica a tutti gli effetti, non
dettata da alcun tecnicismo”.

“Di fronte alla realtà dei fatti al Presidente Marsilio non resta che
rifugiarsi nella propaganda ma a subirne le conseguenze sono, ancora una
volta, i cittadini che vedono sfumare un’occasione irripetibile
derivante dai fondi messi a disposizione dal PNRR che avrebbero
consentito di avviare un’opera a lungo attesa. L’Abruzzo ha fatto un
passo indietro: se prima avevamo fondi certi e un cronoprogramma ben
definito, oggi non abbiamo più alcuna certezza ma solo tanta propaganda
da parte del centrodestra regionale”, conclude.