31 Luglio 2023 - 23:00:00
di Martina Colabianchi
Strada dei Parchi ha reso noto che stamattina il Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza cautelare con la quale ha ordinato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di corrispondere alla Società, a titolo di provvisionale a valere sull’indennizzo cui ha diritto a seguito dell’estinzione anticipata della concessione, una somma pari a 500 milioni di euro.
Il provvedimento del Tribunale fa seguito al decreto interministeriale del 7 luglio 2023, con cui i Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti hanno determinato il valore del capitale spettante a Strada dei Parchi in seguito alla risoluzione della concessione disposta dal D.L. n. 68/22.
Dall’ordinanza si apprende che la concessione della provvisionale è motivata sulla base dell’esigenza di mettere a disposizione di Strada dei Parchi le risorse – già previste dalla stessa legge che ha disposto la risoluzione del rapporto di concessione – necessarie per soddisfare i creditori della società nell’ambito della procedura di concordato preventivo che la stessa società è stata costretta ad attivare dopo la risoluzione.
Il Tribunale, con la concessione della misura cautelare, oltre a consentire l’accordo con i creditori concordatari, scongiurando così il rischio della liquidazione giudiziale di Strada dei Parchi e le conseguenze negative di essa per l’intero gruppo Toto, invita esplicitamente le parti a una soluzione negoziata delle numerose cause che oppongono Strada dei Parchi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ad Anas, definendo il complesso delle controversie pendenti dinanzi alle varie giurisdizioni.
Strada dei Parchi esprime soddisfazione per questo nuovo giudizio rappresentando, per essa, un ulteriore riconoscimento, dopo le sentenze delle scorse settimane dei Tribunali di Teramo e de L’Aquila, del corretto operato della società del Gruppo Toto nella gestione di A24/A25. Ribadisce, inoltre, la piena disponibilità a mantenere il dialogo con le Istituzioni competenti per giungere ad una risoluzione positiva della vicenda visto l’ingiusto provvedimento di revoca della concessione di un anno fa. Provvedimento che attende il giudizio della Corte Costituzionale circa i suoi evidenti profili di incostituzionalità.