11 Gennaio 2025 - 17:11:52

di Tommaso Cotellessa

Prosegue il dibattito sulla scurezza delle scuole aquilane: dopo la diffusione da parte del Comune dell’Aquila il resoconto della conferenza dei dirigenti convocata per affrontare il tema e la nota inviata dal sindaco alla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri è il Comitato Scuole Sicure che torna ora a prendere la parola. Gli esponenti del Comitato hanno infatti commentato la posizione adottata dal Comune sostenendo che con essa non vengono sciolti i dubbi, ma se ne aggiungono di nuovi, confermando le perplessità degli attivisti.

Siamo contro gli allarmismi, ma allo stesso modo siamo contro le rassicurazioni di facciata” questa la premessa che apre il comunicato, alla quale segue un’attenta analisi delle informazioni diffuse dall’amministrazione.

All’interno della conferenza dei dirigenti, tecnici e amministratori hanno sottolineato in maniera unanime che il Comune sul tema delle scuole ha rispettato le prescrizioni di legge, dinanzi a questa affermazione il Comitato non si oppone, sostenendo di non aver mai detto il contrario, ma avanza un altro argomento.

 La battaglia del Comitato Scuole Sicure infatti, sin dal 2015 , è quella di richiedere la messa in sicurezza degli edifici scolastici pubblici attraverso l’adeguamento sismico, seppure le norme prevedono, – come riporta il resoconto del Comune – che “nel caso delle verifiche sismiche non sussiste l’obbligatorietà e improcrastinabilità degli interventi di miglioramento o adeguamento sismico“, ed “è accettabile un livello di sicurezza inferiore a quello richiesto per le nuove costruzioni“. Il motivo che spinge il Comitato a mobilitarsi per l’adeguamento sismico è proprio l’alto rischio derivato dall’esposizione del territorio aquilano ai movimenti tellurici; “Perché accettare un livello di sicurezza inferiore, quando L’Aquila è un territorio così sismico? – si chiedono gli attivisti – Ne va della vita dei nostri figli”.

Restando sul tema dell’indici di vulnerabilità sismica, nodo centrale del dibattito sulla sicurezza delle scuole aquilane, gli esponenti del Comitato commentano con stupore il documento diffuso dal Comune nel tratto in cui si afferma che finora le valutazioni sugli indici di vulnerabilità si sono basate su un livello Lc1, considerato di conoscenza “sommaria” e che solamente in seguito alla richiesta di chiarimenti della dirigente scolastica Antonella Conio si è deciso di avviare approfondimenti per raggiungere il livello Lc3, che garantisce una conoscenza più completa.

Sono stati necessari 10 anni di battaglie dei Comitati dal 2015, e le legittime richieste dei genitori e della Dirigente Scolastica, per far scoprire al Comune oggi l’opportunità di una conoscenza “completa” (Lc3)? – si chiedono con sconcerto membri del Comitato – Perché solo adesso questa decisione di approfondire, e non anni fa? Viene da chiedersi come oggi il Comune dell’Aquila possa conoscere lo stato delle scuole comunali, per la vulnerabilità sismica, se ha indici di vulnerabilità “sommari”. Parliamo – e abbiamo sempre parlato dal 2015 – della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, non della loro agibilità sismica”.

Altro punto ritenuto critico dai cittadini attivi è il richiamo, presente nei documenti, a una “pianificazione” degli interventi. Il Comitato esprime scetticismo: “Abbiamo cercato tracce di questa pianificazione, senza trovarle. Forse si tratta del Piano di Assetto dell’Edilizia Scolastica approvato con la delibera n.356/2019?”.

Se questo fosse il documento citato dal Comune per gli esponenti si tratterebbe di una pianificazione che presenta numerose falle. Nel documento in questione infatti – segnala il Comitato Scuole sicure – “mancano i dati di vulnerabilità sismica di 7 scuole. E i dati delle scuole presenti nel documento del 2019 sono gli stessi forniti dal Comune a ottobre 2024: in questi 5 anni quali interventi di miglioramento/adeguamento sismico sono stati eseguiti? Tra l’altro nel piano si parla di una “metodologia che permetterà al Comune di ottenere una valutazione univoca ed omogenea della sicurezza sismica degli edifici scolastici attualmente in uso”. Era il 2019: dove è questa metodologia?

La gestione delle scuole non sembra essere solo una questione economica. “Nel PNRR erano disponibili 4 miliardi di euro per l’adeguamento sismico delle scuole. Quanti ne ha richiesti il Comune dell’Aquila?” domanda il Comitato, senza ottenere risposte chiare.

nel concludere il Comitato risponde alla denuncia rivolta dal sindaco di diffusione di “allarmismi ingiustificati”. La risposta qui è ferma e decisa “in base a quali dati oggettivi si può affermare che l’Amministrazione Comunale sta gestendo la vulnerabilità sismica delle scuole comunali? In ogni caso, qualunque sia il livello di conoscenza, i calcoli che si fanno per la valutazione di vulnerabilità sismica derivano da metodi scientificamente riconosciuti ed indicati dalla normativa. Si tratta di metodi di calcolo indicati in normativa, e tutti scientificamente e tecnicamente validi. A conferma di questo, un mese fa, nella Delibera di Giunta n.577 del 10.12.2024 la Giunta e lo stesso Sindaco – che era presente – scrivono che “a seguito di verifiche di vulnerabilità sismica l’edificio mostra indici di sicurezza inferiori a quelli previsti dalla normativa”. Confermano quindi nei fatti che gli indici di vulnerabilità forniti sono validi e veritieri. La Delibera è relativa all’edificio “scuola statale primaria del Torrione”, ma ci sono almeno altri 9 plessi con indici simili a quelli della Scuola Torrione o sotto la soglia di 0.6, stante ai dati forniti dal Comune. E’ quindi tutto “allarmismo ingiustificato”? E’ errata la delibera, o la nota e il resoconto?
Il Sindaco può aiutarci a rispondere a tutte queste domande?

Per il Comitato dunque la situazione attuale per le scuole aquilane è tutt’altro che rosea e sotto crontrollo, tanto che gli esponenti giungono ad esprimere la sensazione che “nel 2025 la vulnerabilità sismica delle scuole comunali a L’Aquila sia – ancora – all’anno zero.