Sinistra Italiana sulle amministrative a Sulmona
11 Gennaio 2025 - 19:22:37
coordinamento del centrosinistra ha già designato, a seguito di una
riunione a noi ignota, quale candidato sindaco per le prossime elezioni
comunali di Sulmona il dott. Di Piero; non sappiamo in quale riunione
tale tavolo di coordinamento abbia assunto questa determinazione e
riteniamo che, prima di affrontare una questione di merito, sarebbe
utile che il centrosinistra si dia un metodo altrimenti il rischio è
quello di fare la fine del pugile stretto all’angolo che annaspa e pensa
di difendersi menando colpi all’aria: il KO è imminente.
Per prima cosa pensiamo che sia errata un’analisi estremamente
assolutoria della crisi che si è vissuta nell’ultima consiliatura,
terminata con la caduta dell’amministrazione in carica: parlare di
personalismi invece che di politica non aiuta ad affrontare i problemi,
equivale a mettere la polvere sotto il tappeto e pensare che sia tutto
in ordine.
Ricordiamo che Sinistra Italiana da subito non è stata parte della
maggioranza dell’amministrazione Di Piero in quanto i principi enunciati
in campagna elettorale sono risultati repentinamente disattesi una volta
vinte le elezioni, a partire dalla nostra richiesta di strutturazione di
un coordinamento politico a supporto dell’azione amministrativa il
quale, come è risultato evidente, sarebbe stato di utilità fondamentale.
Le forze del centrosinistra devono partire da un’analisi severa, volendo
spietata, della situazione in cui versa la città di Ovidio e la Valle
Peligna in generale altrimenti è un attimo entrare in una sceneggiatura
fatta di rancori e superficialità di cui già si conosce la fine.
Dicevamo che abbiamo bisogno di metodo prima di entrare nel merito:
chiediamo, se esiste un tavolo del centrosinistra, che lo stesso sia
convocato formalmente e che le decisioni prese siano quanto il più
possibile condivise, senza fughe in avanti.
Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto con tutte le forze che si
riconoscono nel coalizione che in Abruzzo ha sostenuto il prof. D’Amico
e riteniamo che alla base di ogni confronto debba esserci rispetto,
riconoscimento reciproco e, quindi, pari dignità: senza questi elementi
restano solo imbarazzi e tensioni.
Siamo convinti che le coalizioni di centrosinistra possono tenersi
insieme solo a condizione di una postura alta: bisogna alzare
l’asticella delle analisi, della prospettiva, delle interlocuzioni, del
protagonismo, dell’entusiasmo, della dirittura morale, della passione,
della politica.
Non facciamoci prendere dall’ansia del nome, mettiamoci nella
prospettiva che i nomi devono rappresentare la sintesi e non le ansie,
devono essere cosa offriamo alla città e non la raffigurazione plastica
delle questioni in sospeso: o si fa uno scatto in avanti, a partire dai
metodi di come il centrosinistra discute e decide oppure, con
tranquillità, affermiamo che non siamo interessati.