12 Gennaio 2025 - 10:10:04
di Redazione
“Oggi siamo stati presenti anche noi al presidio indetto dalla Cgil davanti alla RSA di Villa Dorotea, nel comune di Scoppito, per portare la nostra solidarietà ai lavoratori della cooperativa San Rocco, che da mesi non percepiscono lo stipendio, e ai trenta pazienti che sono lì ricoverati”.
Così i consiglieri d’opposizione del Comune dell’Aquila del Partito Democratico e del Gruppo L’Aquila Nuova, a margine della conferenza stampa organizzata dai sindacati fuori dalla Rsa di Scoppito.
Le sigle sindacali hanno sottolineato che, se non si giungerà a una soluzione condivisa, la residenza chiuderà i battenti.
La firma del sindaco Loreto Lombardi è arrivata dopo la lettera inviatagli dalla struttura commissariale del Governo che ha messo nero su bianco l’impossibilità di continuare a garantire il servizio assistenziale.
Intanto, i lavoratori e le lavoratrici della cooperativa San Rocco, che opera all’interno della struttura, pur non ricevendo la retribuzione dal mese di agosto continuano a svolgere il loro lavoro.
“Se non dovesse trovarsi un accordo – continuano i quattro consiglieri aquilani – la RSA sospenderà l’attività e verrà sgomberata, con la conseguente perdita dei posti di lavoro, ma anche con il trasferimento delle fragilità attualmente ospiti nella struttura, che perderebbero così operatori e luoghi a loro familiari vedendo, in tal modo, potenzialmente aggravarsi le proprie condizioni di salute”.
“Eppure il tutto potrebbe concludersi positivamente, visto l’interesse di alcune aziende ad acquisire la gestione, nonostante l’attuale indisponibilità del proprietario di mettere in affitto la struttura – aggiungono – Per questo vogliamo incalzare la Giunta Regionale e il Comune dell’Aquila, grandi assenti di oggi, affinché si assumano le proprie responsabilità. La Regione nell’interesse di lavoratori e pazienti, dovrebbe subito convocare un tavolo autorevole per far dialogare le parti e trovare soluzioni possibili”.
“Allo stesso tempo il sindaco dell’Aquila, anche come presidente del Comitato ristretto dei sindaci – massima autorità sanitaria del territorio – dovrebbe farsi sentire. Noi infatti crediamo veramente nella città territorio, in particolare quando si tratta di voler salvaguardare un’ infrastruttura fondamentale che offre servizi e lavoro e non, come fatto finora da Biondi, solo quando si tratta di finanziare feste e concerti arrivando a sborsare per questo anche 100mila euro”, concludono.