Alfonso D’Alfonso, Capestrano: "La messa è finita"

14 Gennaio 2025 - 18:01:27

CAPESTRANO : ” LA MESSA E’ FINITA”

“È una grande vergogna negare alla comunità di Capestrano,
prevalentemente composta da anziani, la sacrosanta possibilità di
ritrovarsi nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Pace ubicata
nella piazza centrale del paese, unico luogo di incontro e preghiera per
i tanti fedeli di Capestrano.
Sono passati ormai sedici lunghi anni dal sisma del 2009 e da allora
tutte le funzioni religiose si celebrano presso la Chiesa del convento
di San Giovanni che peraltro dista oltre un chilometro dalla piazza
principale, distanza comprensibilmente difficile da percorrere per
anziani e disabili. Sedici anni di puntellamenti con il rischio che
potrebbero verificarsi cedimenti con forti ripercussioni sulla
viabilità delle due arterie laterali alla Chiesa e, in quel caso
ovviamente si assisterebbe al solito rimpallo di responsabilità post
factum. È da considerare altresì il danno arrecato all’ immagine della
piazza per i numerosi visitatori i quali sono indotti a pensare che il
paese è ancora in emergenza. Il tempo trascorre inesorabilmente e
continua il degrado della pregevole Chiesa di Santa Maria della Pace,
costruita nel corso del XVII secolo e dove oggi piccioni, volatili e
ratti entrano attraverso le finestre danneggiate utilizzando il luogo
sacro come fissa dimora.
Tutto ciò oltre ad essere vergognoso è anche oltraggioso nei confronti
del popolo italiano, poiché sono già stati stanziati più di 4 milioni
di euro di fondi pubblici con progetti redatti ed approvati con una
normativa chiara sulle procedure da seguire. Lo stallo si è determinato
perché le stazioni appaltanti per i due finanziamenti, sisma 2009 e 2016
sono rispettivamente: ” Segretariato generale regionale del Ministero
della Cultura nel primo caso e della Curia di Valva e Sulmona nel
secondo, che tra l’altro ha il finanziamento maggiore. Trascorsi oramai
sette mesi dall ultimo annuncio dell’ imminente inizio delle attività ,
cosa mai avvenuta , il giorno 11 Gennaio 2025 presso il ristorante il
Castello nella piazza di Capestrano, un folto numero di cittadini hanno
tenuto un incontro con l’ onorevole Giovanni Legnini attuale commissario
alla ricostruzione ad Ischia e già commissario alla ricostruzione per
il cratere 2016 delle quattro regioni centrali di cui l’Abruzzo. ( si
deve infatti alla gestione Legnini il secondo stanziamento dei circa 2
milioni e mezzo di euro che vede come destinatario il soggetto
propietario dell’immobile, la Curia di Sulmona).
L’onorevole Giovanni Legnini , nel corso dell incontro, ha ricostruito
in modo puntuale l’intero iter dell’intrigata vicenda della
ricostruzione della Chiesa a partire dal sisma 2009 ad oggi, con
puntali riferimenti normativi e relativi atti adottati. Purtroppo i
tortuosi percorsi burocratici hanno fatto si che la nostra chiesa
rappresenti nel merito un caso particolare datosi la difficile
composizione delle procedure derivanti dalle due diverse stazioni
appaltanti.
A tal proposito l’unica strada percorribile è individuare in un’unica
stazione appaltante che garantisca procedure snelle e veloci nel
rispetto delle norme vigenti, vale a dire, come stabilito dalla
finanziaria del 2013, il soggetto propietario : la Curia di Sulmona per
l’appunto. Diversamente , nella migliore delle ipotesi, si andrà nella
direzione di tempi interminabili privando intere generazioni
dell’importante luogo di culto arrecando peraltro un grave danno all
immagine del paese che tenta faticosamente di fare del turismo una delle
attività principali della Rinascita economica.
L’assemblea ha unanimemente dato atto a Monsignor Michele Fusco
vescovo di Sulmona-Valva , di essersi fatto carico per intero del peso
del difficile percorso con una politica totalmente assente o
passivamente a rimorchio della sua azione. Al fine di dar vita ad una
necessaria mobilitazione popolare si e’ deciso di costituire un comitato
locale che potendo contare anche sul prezioso contributo dell ‘
Onorevole Giovanni Legnini , si adopererà per avviare tutte le azione
necessarie a sbloccare un quadro fortemente condizionato da interessi
corporativi e non solo…
Il comitato su indicato si riunirà nei prossimi giorni per definire in
modo collegiale le azioni sia politiche che giuridiche che si andranno
ad intraprendere , ivi compreso la presentazione di un interrogazione
parlamentare a cui sta già lavorando il coordinatore del comitato
Alfonso D’ alfonso attraverso rappresentanti delle Istituzioni
Parlamentari, su mandato dell’ assemblea.
L’interrogazione sarà supportata da dati e riferimenti normativi
puntuali che a parere dei convenuti non hanno fino ad oggi ottenuto le
giuste risposte. Il destinatario dell’interrogazione sarà il Ministro
alla Cultura Alessandro Giuli.
Dopo ben sedici lunghi anni è il minimo che si potesse fare – conclude
D’Alfonso – tenendo conto che da parte del Segretariato Generale finora
non ci sono state risposte concrete nonostante gli sforzi di Sua
Eminenza il Vescovo Michele Fusco e l’ appello del Prefetto dell’Aquila
Dott. Giancarlo Di Vincenzo.
Di contro non vi è stato nessun risultato tangibile dai solleciti
effettuati dalle amministrazioni locali , di cui si è venuti a
conoscenza solo ora e per via ufficiosa, le quali non hanno saputo
interpretare appieno l impatto negativo di questi incomprensibili
ritardi sulle speranze di rinascita delle popolazioni locali.
Sia chiaro che alla luce di tutto questo non ci saranno sconti nei
confronti di nessuno che volesse continuare ad operare in modo
sfuggevole, opaco o in mancanza di trasparenza. Noi agiremo alla luce
del sole , in modo collegiale , informando periodicamente i cittadini
sensibili alla soluzione del problema. Se sarà necessario utilizzeremo
anche strumenti estremi di protesta popolare, cosa che, è nostra ferma
convinzione, andava fatta per tempo dai rappresentati delle
istituzioni locali.

ALFONSO D’ALFONSO