15 Gennaio 2025 - 17:52:28
di Martina Colabianchi
La città dell’Aquila accoglie i 550 allievi volontari in ferma iniziale che, per una durata di tre mesi, si formeranno nella caserma degli alpini G. Pasquali del capoluogo.
Ad accoglierli, il Capo di Sme Generale Carmine Masiello e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. L’arrivo degli allievi succede a quello dei 90 militari addestratori già in città, facenti parte del 235° Reggimento addestratori volontari Piceno.
La città capoluogo di Regione si conferma, così, un riferimento nell’ambito della formazione militare a livello nazionale, vocazione che andrà rafforzandosi con l’ultimazione del progetto in cantiere della scuola nazionale del Vigili del Fuoco dove ora sorgono le palazzine abbandonate del Progetto CASE del nucleo industriale di Sassa.
“Nelle loro mani c’è il futuro, c’è il futuro loro e quello dell’Esercito – dichiara il Generale Carmine Masiello -. Venendo in questa caserma, scegliendo di arruolarsi nella famiglia dell’Esercito hanno preso un impegno con il Paese perché si impegnano a difenderlo, e ad assolvere le missioni che le istituzioni assegnano all’Esercito. Ma soprattutto, hanno preso un impegno con loro stessi. Un impegno fatto di valori, di senso del dovere, di onore, di lealtà. È una strada difficile, ma che darà loro tante soddisfazioni. Capiranno di essere persone eccezionali perché hanno scelto un mestiere bellissimo, se ne renderanno conto“.
“Questi ragazzi si uniscono ai militari già presenti in città, ai circa 4mila finanzieri, ai Vigili del Fuoco che ospiteremo nella scuola di formazione – commenta il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi -. Oggi questi ragazzi non sono ospiti, ma sono cittadini dell’Aquila. Io ringrazio il generale Masiello perché ci siamo incontrati per fare una chiacchierata sulla città, sugli obiettivi futuri ed immediatamente ha dato un riscontro così significativo. Siamo orgogliosi perché questa città ama i militari per il loro impegno, per i valori che trasmettono, per le certezze che danno alla nostra comunità e alla comunità nazionale“.