16 Gennaio 2025 - 12:20:56
di Redazione
Il 2025 sarà segnato, per il Gran Sasso Science Institute (Gssi), dalla conclusione dei lavori nell’edificio che ospiterà il Campus di innovazione a Collemaggio, Space and Earth Innovation Campus (SEIC).
Lo ha detto nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 la rettrice del Gssi Paola Inverardi, affermando come nel 2025 si consoliderà maggiormente la presenza in città con nuovi edifici.
Nel corso di quest’anno, infatti, il Gssi prenderà possesso di un piano terra adiacente alla clinica ex Sanatrix che ospiterà un visiting center, mentre nel 2026 si completerà l’acquisto dell’intero edificio, oggi demolito, che ospitava la clinica.
Al momento, infatti, c’è solo un accordo preliminare per l’acquisto tra il Gssi e la Todima Srl, proprietaria dell’edificio.
“Ci sono importanti novità, perché potremmo vedere la fine della ristrutturazione dell’edificio nel complesso di Collemaggio che ospiterà laboratori avanzati – ha aggiunto – Siamo a buon punto e si tratta di un progetto Pnrr. Ringrazio per questo l’Usra che è la stazione appaltante. Abbiamo inoltre appena chiuso due progetti preliminari, invece, per l’acquisto della clinica ex clinica Sanatrix che saranno uffici e, adiacente, un altro spazio che sarà adibito a orientamento e per gli studenti”.
Sul piano della ricerca, rettrice ha aggiunto: “Questo anno ci vedrà sicuramente impegnati sul fronte della ricerca, come siamo sempre stati, ma ancora di più mi piace ricordare che abbiamo un ruolo come Gssi importantissimo nel più grande investimento europeo, un’infrastruttura di ricerca di base che si chiama Einstein Telescope e credo che questo per il nostro territorio sia un motivo di orgoglio. Il Gssi con il suo gruppo di Fisica Astroparticle è leader e rappresentato in tutti gli organismi sia scientifici che di infrastruttura quindi credo che questo sia una cosa di cui parleremo molto nel 2025”.
La prolusione di apertura dell’anno accademico è stata affidata al professor Marco Segala, docente di storia della filosofia all’Università degli Studi dell’Aquila, il quale ha tenuto un intervento che si è articolato sul tema che concerne la connessione fra scienza e arte, egli ha infatti aperto il suo intervento affermando “Scienza e arte producono entrambe conoscenza, stimolano domande sulla natura, la descrivono, la interpretano e la rendono meno enigmatica“. Tra gli interventi, anche quelli di Davide Lunardon, in rappresentanza degli studenti di dottorato, e di Ilenia Taddei, in rappresentanza dello staff amministrativo e tecnico. Al termine della cerimonia si è tenuto il vernissage della mostra My Power is Science. Professori e ricercatori, ma anche studenti e personale amministrativo del Gran Sasso Science Institute sono infatti protagonisti del progetto fotografico realizzato dal fotoreporter Gerald Bruneau. I trenta grandi ritratti sono esposti, con ingresso libero (orario continuato 9-19), fino al 27 gennaio presso la Navata del Consiglio Regionale dell’Abruzzo a L’Aquila.
Nel corso del suo intervento la rettrice Inverardi ha inoltre illustrato la crescita e le prospettive del GSSI. Con circa 170 studenti di dottorato, 79 tra professori e ricercatori, 51 post-doc e 40 componenti dello staff amministrativo, il Gran Sasso Science Institute negli ultimi anni si è ulteriormente affermato come una solida realtà. Dalla sua nascita, avvenuta nel 2012 come ente sperimentale – poi definitivamente accreditato come scuola di dottorato dal 2016 – il GSSI ha rilasciato 226 titoli di Phd, mettendo inoltre a bilancio 76 milioni di fondi competitivi, la maggior parte per progetti di ricerca di respiro internazionale.