18 Gennaio 2025 - 09:25:41

di Marco Giancarli

Sono trascorsi otto lunghi anni dal quel pomeriggio del 18 gennaio 2017, quando una enorme valanga di neve, terra e detriti si riversò sull’hotel Rigopiano di Farindola spegnendo la vita e con essa il futuro di 29 persone che vi erano all’interno.

Una data quella di oggi che resterà scolpita nel cuore e nella testa degli abruzzesi che rimasero incollati agli schermi con la speranza che quelle persone si potessero salvare. Per alcuni andò cosi, ma per molti altri la vita si fermo alle 16,49 quando le luci dell’hotel si spensero per sempre travolti dalla potenza della natura. E come ogni anno sono previste diverse cerimonie istituzionali, a partire da quella promossa dal Comitato vittime di Rigopiano, in memoria di coloro che in quella tragedia persero la vita.

A Rigopiano, alle ore 15, è prevista la presentazione del Giardino della Memoria, con fiaccolata fino all’obelisco. Alle 15.45, poi, ci sarà l’alzabandiera con il silenzio suonato dalla tromba, seguito dalla deposizione di fiori e piante all’obelisco, con la relativa benedizione. Alle 16:15, invece, è prevista la messa all’interno del sito e subito dopo verranno scanditi i nomi dei “29 Angeli di Rigopiano”, con rintocco di campana; seguirà il posizionamento all’interno dell’hotel di 29 rose bianche con rilascio di 29 palloncini bianchi. Alle 16:49, orario in cui la valanga raggiunse l’hotel, il coro Pacini di Atri intonerà il “Signore delle Cime”. Alla commemorazione parteciperà anche il presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro. Nella tragedia, infatti, perse la vita anche un volontario della Cri, Gabriele D’Angelo.

Valastro sarà accompagnato dal presidente Regionale Abruzzo della Croce Rossa, Maria Mucciante, e dal presidente del Comitato di Penne, Pino Pomponio. Durante la cerimonia, il presidente nazionale depositerà un mazzo di fiori, 29 rose in rappresentanza delle vittime di quel terribile episodio, di queste 28 bianche e una rossa, in ricordo di D’Angelo. Sempre oggi ma a Montesilvano alle ore 10:00, nel giardino “Rigopiano” di via Nilo, intitolato alle vittime del disastro, l’amministrazione comunale ha promosso una preghiera, con la successiva deposizione di un mazzo di fiori in ricordo delle 29 vittime. Sarà presente il Comitato delle vittime di Rigopiano.

A Chieti, invece, la cerimonia istituzionale si svolgerà alle ore 10.30, al Momumento dedicato, in via D’Aragona. Nella tragedia persero la vita due cittadini di Chieti, Dino Di Michelangelo e sua moglie.

Una ricorrenza quella di quest’oggi che arriva a poche settimane dall’attesa sentenza di Cassazione con la quale gli ermellini hanno sentenziato un processo bis per i sei dirigenti della Protezione civile della Regione Abruzzo accusati di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni plurime colpose.

Secondo processo anche per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta per omicidio colposo aggravato e lesioni colpose aggravate. Confermata invece la sentenza di secondo grado per l’ex prefetto Francesco Provolo, condannato a un anno e 8 mesi per omissione di atti d’ufficio e di falso ideologico in atto pubblico. Nuovo processo anche per un tecnico del Comune e due dirigenti della Provincia.

A distanza di otto anni – ha detto il commissario Guido Castelli – “è doveroso ricordare quanto avvenuto, per rispetto delle vittime, dei loro familiari, e delle comunità colpite. La memoria è un dovere, così come la sicurezza: entrambi ci ammoniscono rispetto agli errori compiuti e ci ricordano l’importanza di agire diversamente per il futuro”.