26 Gennaio 2025 - 16:59:28
di Angelo Liberatore
Dopo dieci risultati utili di fila L’Aquila cade e lo fa cedendo 3-0 in casa alla capolista Sambenedettese.
La cronaca la apre al quinto la Sambenedettese con un rasoterra debole di Kerjota che non crea problemi a Michielin.
Tre minuti dopo ancora Kerjota protagonista, su una verticalizzione dalle retrovie sfugge a Di Santo e conclude: tiri centrale bloccato da Michielin.
L’Aquila replica al tredicesimo: Sereni si smarcare bene dentro l’area e va al tiro, Orsini con la punta del guantone allunga in angolo.
Sugli sviluppi del corner ci prova Scognamiglio di testa, tentativo sporcato ancora in calcio d’angolo.
L’Aquila ha una ottima occasione al trentaduesimo: Orsini esce su Belloni, Gueli raccoglie la sfera ma perde il tempo per la conclusione, L’Aquila continua a manovrare la sfera che poi arriva a Sereni che a sua volta non tira ma va a prendersi il fondo mettendo poi un pallone teso su cui Belloni non arriva per pochissimo.
Nel momento forse migliore dell’Aquila arriva il vantaggio della Sambenedettese: Michielin si supera su Eusepi ma poi nulla può sul tap in griffato Chiatante.
Il primo tempo finisce così.
Nella ripresa pronti via e la Sambenedettese raddoppia: traversone da destra, Sbaffo manca la rovesciata ma a rimorchio arriva Guadalupi che di potenza fa 0-2.
L’Aquila accusa il colpo e Michielin tiene in corsa i suoi con due interventi non banali, dapprima sull’inzuccata di Eusepi e poi sulla staffilata di Kerjota arrivata al termine di una percussione centrale.
L’Aquila replica col tiro da lontano di Maglione, senza esito.
Sul fronte opposto stessa sorte per il tentativo di Candellori.
A venti dalla fine un colpo di testa in alleggerimento di Alessandretti va a pizzicare la traversa di Michielin.
Passano cinque minuti e la Sambenedettese il tris lo trova, con un diagonale chirurgico di Kerjota che batte Michielin.
La partita finisce praticamente qui.
La Sambenedettese mette il punto esclamativo nella fuga verso la Serie C, mentre L’Aquila dovrà resettare e ripartire dalla trasferta di Fermo.
Dopo il triplice fischio finale momenti di tensione e tifoserie a contatto dentro il rettangolo di gioco.
Ma questo, con il calcio giocato, ha poco a che fare.