27 Gennaio 2025 - 09:30:16
di Redazione
A 80 anni dalla liberazione di Auschwitz nella Giornata della Memoria sono tante le iniziative all’Aquila.
L’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea (IASRIC) celebra il “Giorno della Memoria” 2025 con un convegno in programma questa mattina dalle ore 10 alle ore 12:30, nella sala ipogea di palazzo dell’Emiciclo all’Aquila.
La manifestazione, che ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo e del Comune dell’Aquila, è aperta al pubblico e vedrà la partecipazione di una rappresentanza degli alunni degli Istituti superiori cittadini. Dopo i saluti delle autorità, sono in programma gli interventi del presidente dell’IASRIC Carlo Fonzi (La memoria della Shoah: l’impegno dello IASRIC) e degli storici dell’Università del Molise, Costantino Di Sante (Auschwitz e il sistema concentrazionario nazionalsocialista) e Giuseppe Lorentini (Dai campi di concentramento fascisti in Abruzzo ad Auschwitz).
Questa mattina, inoltre, in Prefettura ci sarà la consegna delle medaglie d’onore ai deportati nei lager nazisti, presieduta dal prefetto Giancarlo di Vincenzo.
Il Comune celebrerà anche domani alle 10 all’auditorium di Renzo Piano la Giornata della Memoria con la premiazione del concorso “Il Viaggio della Memoria”, istituito dal Comune dell’Aquila e rivolto agli studenti delle scuole superiori cittadine.
La classe che risulterà vincitrice conseguirà un viaggio nei luoghi della Shoah. Nel corso dell’evento, promosso nell’ambito del XXXIII Premio Nazionale “Paolo Borsellino” – a cui parteciperanno il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione, Marco Marsilio, e il prefetto Renato Cortese, direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, postale e delle comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato – saranno gli stessi alunni a presentare e illustrare i progetti candidati per la vittoria finale.
Si tratta di: “Die macht macht von uns idioten” dell’Istituto Domenico Cotugno – Opera d’arte; “La pietra di inciampo in memoria di Giulio della Pergola” dell’Istituto Domenico Cotugno – Progetto di ricerca; “Anna Frank – Il blog interattivo” dell’Istituto Andrea Bafile – Blog interattivo dedicato ad Anna Frank; “Il viaggio della memoria” dell’Istituto Amedeo d’Aosta – Docufilm. I lavori sono stati selezionati dalla giuria composta dalla dirigente scolastica Antonella Conio e dai professori Walter Cavalieri e Carlo Fonzi.
Nel pomeriggio di oggi, l’Associazione nazionale Partigiani d’Italia comitato provinciale dell’Aquila presenterà al Muspac alle 17,45 il libro “Ai limiti dell’umano. La Shoah e l’educazione”.
Ne discuteranno Alessandro Vaccarelli, autore del libro e docente di Univaq e Betty Leone, vicepresidente nazionale di Anpi.
“A 80 anni dalla Liberazione di Auschwitz la Giornata della Memoria rende ancora più acuto e straziante il ricordo della Shoah. La ferocia nazista arrivò a oltrepassare i confini dell’odio, del disprezzo e della disumanità decidendo di sterminare scientificamente gli Ebrei e, con loro, gli oppositori politici, i Rom e i Sinti, gli omosessuali, i disabili, i Testimoni di Geova, i militari che non si arresero, tutti coloro che il Reich riteneva ‘inutili’. Milioni di morti, per lo più bambini, donne, vecchi, tutti innocenti. Il Fascismo italiano, prima con le Leggi Razziste del 1938, poi con le deportazioni nei Lager, la Risiera di San Sabba e il suo asservimento al nazismo fu complice e protagonista dell’Olocausto. Ancora oggi l’umanità non riesce a imparare la lezione della Storia. Al Muspac ricorderemo questa data – la ricordiamo ogni giorno – perché la Memoria degli orrori deve guidare la nostra azione quotidiana, deve farci sconfiggere l’indifferenza, ci sfida a combattere contro ogni forma di sterminio, di oppressione, di violenza. La memoria è per sempre”, scrive Anpi.
In occasione delle celebrazioni internazionali della Giornata della Memoria, l’Istituto cinematografico dell’Aquila ‘La Lanterna Magica’ Ets propone agli istituti scolastici un momento di riflessione per ricordare le vittime dell’Olocausto.
Gli studenti della provincia dell’Aquila avranno la possibilità di vedere in streaming due film distinti per fasce d’età seguiti dall’intervento di Martina Orlando sul canale YouTube dell’Istituto. Le scuole primarie (proposta rivolta ai bambini di quarta e quinta) e le scuole medie potranno vedere sulla piattaforma Dailymotion il film ‘Il viaggio di Fanny’ di Lola Doillon (Francia, 2016) ispirato alla storia vera di Fanny Ben Ami che a 13 anni, insieme alle sue sorelle, viene lasciata dai genitori in una delle colonie francesi destinate a proteggere i minori dai rischi della Seconda Guerra Mondiale. Costrette alla fuga, quando si intensificano e inaspriscono i rastrellamenti da parte dei nazisti. Questi bambini dovranno fare appello a tutta la loro forza interiore e al loro coraggio per affrontare pericoli e peripezie.
Alle scuole superiori è dedicato il film ‘Kapò’ di Gillo Pontecorvo (Italia, 1960), disponibile su YouTube. In un campo di concentramento, una giovanissima ebrea si schiera per paura dalla parte dei nemici e diventa guardiana delle proprie compagne di sventura. Le sue azioni sono guidate dall’istinto di sopravvivenza, ma un prigioniero russo giunto al campo dopo qualche tempo, la fa innamorare. La ragazza si sacrifica per permettere a lui e ad altri di fuggire.
L’iniziativa è stata promossa nelle sedi scolastiche della provincia dell’Aquila grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Abruzzo. Inoltre, la biblioteca ‘Giovanni Tantillo’ in via Niccolò Copernico (Nucleo industriale Bazzano – L’Aquila Est) propone una selezione di libri che raccontano la Shoah e le testimonianze di chi l’ha vissuta, per riflettere e mantenere vivo il ricordo. Info: Istitutocinematografico.org
A GIOIA DEI MARSI UN EVENTO CON GLI STUDENTI
Un evento commemorativo ci sarà inoltre presso il Centro Culturale Gioia dei Marsi (L’Aquila), a partire dalle ore 10,30.
All’incontro, dedicato alla riflessione sulla Shoah e sulla memoria storica, parteciperanno gli studenti dell’Istituto comprensivo di Gioia dei Marsi.
“Conoscere le tragedie avvenute, come la Shoah, costituisce precipuo dovere affinché non abbiano più a ripetersi. La memoria è un valore fondamentale da preservare e trasmettere alle future generazioni – ha spiegato il sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi, che interverrà nel corso dell’evento – Ecco perché anche quest’anno abbiamo voluto coinvolgere gli studenti del nostro Istituto comprensivo. Non si può costruire un sano futuro senza conoscere a fondo il proprio passato”.
L’introduzione sarà curata da Emilio Roselli, presidente del Consiglio comunale, Corrado Dell’Olio, dirigente scolastico, Vero Fazio, Generale di divisione, e Pierluigi Felli, studioso di storia locale.
L’evento sarà moderato dalla giornalista Luisa Novorio.
“Sarà un’occasione importante – ha concluso il primo cittadino Alfonsi – per riflettere coralmente, con l’obiettivo di non dimenticare e trasmettere i valori di libertà e giustizia”.
TSA: A SULMONA IN SCENA “IO MI RICORDO, STORIE DI HANNA, LILIANA, ETTY…”
Matinée per la “Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime della Shoah”. Va in scena a Sulmona, da martedì 28 a venerdì 31 gennaio, ore 10.30, Teatro Pacifico, “Io mi ricordo, storie di Hanna, Liliana, Etty …” con Laura Tiberi, Antonella Palombizio e Santo Cicco, regia Mario Fracassi. Una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo e Fantacadabra.
“Perché non posso più andare a scuola papà?” “Perché siamo ebrei …” Storie dolorose, indimenticabili, quelle di Etty, Hanna e di Liliana e … Storie di cui il mondo deve farsi portatore per tramandare quello che è stato e che non deve mai più accadere. Racconti che nascono dalla personale esigenza di aiutare le giovani coscienze a familiarizzare con fatti dolorosi che fanno parte del nostro passato attraverso gli strumenti più adatti. Lo spettacolo ci parla in modo semplice, diretto. Racconta di infanzie felici e spensierate, quelle di Etty, Hanna e di Liliana. Bambine e donne di un’adolescenza stravolta, di viaggi al limite della sopravvivenza e di prigionie che si fatica ad immaginare. E per qualcuna, di un ritorno, difficile, faticoso e di un amore, infine, che fa rinascere. Lo spettacolo si mostra più che mai fondamentale, imprescindibile in un momento storico in cui i temi della guerra, della sopraffazione, dell’immigrazione, della sovranità nazionale, dei confini, tornano a dover essere affrontati in un modo sconvolgente. La forza del racconto di vite reali, di fatti realmente accaduti, rende tangibile la precarietà di molti traguardi civili raggiunti dall’uomo. Può sempre succedere qualcosa che rischi di indebolire queste certezze ritenute, fino a poco prima, pienamente condivise. Ecco allora che quei valori, di umanità, di uguaglianza, di tolleranza, tornano a dover essere difesi, compresi, tutelati. Le storie di Etty, Hanna e di Liliana ci danno la possibilità di affrontare non solo il tema della deportazione ma anche, l’effetto delle leggi razziali che porta alla privazione di una serie di diritti civili. Ancora, si parla di clandestinità, del tentativo di fuga da un paese avverso, da una terra. Lo spettacolo trascende il mero racconto offrendo innumerevoli spunti di dialogo col pubblico. Dalla difficoltà di discernere il bene e il male nel rapporto tra etica e legge scritta, allo sviluppo del concetto di identità personale e collettiva, alla presa di coscienza dell’importanza delle politiche di welfare e della tutela dello Stato verso i suoi cittadini attraverso un sistema di protezione e accoglienza. L’Arte resta l’unico strumento per combattere l’odio, la violenza, la discriminazione.