27 Gennaio 2025 - 17:28:10

di Marco Giancarli

Sono immagini che nessuno vorrebbe vedere, soprattutto se avvengono a margine di un evento sportivo di rilievo quelle dello scontro tra le prime due squadre in classifica, L’Aquila Calcio e Sambenedettese, finita poi con la vittoria di quest’ultima.

Eppure, quello che è accaduto al Gran Sasso Acconcia dell’Aquila è proprio questo, con tifoserie opposte in campo che si sono affrontate a calci e pugni e con tutto quello che avevano a disposizione. Una violenza assurda non sfociata in tragedia solo per miracolo e le cui responsabilità verranno accertate a breve. 

Sono infatti in corso le indagini, all’Aquila, per ricostruire l’origine dei tafferugli. Elementi utili alle indagini potrebbero risultare i numerosi video che circolano sul web, girati e divulgati dalle persone che erano presenti allo stadio. Nelle immagini si vedono alcuni tifosi brandire dei bastoni e malmenare esponenti della tifoseria avversaria, tuttavia pare che nessuno si sia rivolto al pronto soccorso per ferite o contusioni.

Il rischio adesso è che oltre alle denunce che con ogni probabilità partiranno ed i daspo, è che il campo di gioco venga squalificato o che si giochi per prossime partite a porte chiuse o, addirittura, entrambe le cose.

Cosi il Questore dell’Aquila Enrico De Simone si esprime, per il momento, sulla vicenda:

“Noi eravamo presenti fuori, perché ormai i nostri dispositivi sono esterni allo stadio come previsto dalla legge. Siamo intervenuti prontamente all’interno, stiamo visionando le immagini e quindi trarremo le conseguenze da tutto quello che riusciremo ad accertare. Stiamo svolgendo delle attività che poi, nel caso in cui ci sia stato l’accertamento della commissione di reati, riferiremo all’autorità giudiziaria”.

L’Aquila 1927: “La società ospitata non ha fornito il numero di volontari prescritti, noi pronti a collaborare”

L’Aquila 1927 esprime il più fermo disappunto e la totale condanna per gli episodi di violenza che si sono verificati al termine dell’incontro disputato contro la Sambenedettese presso lo Stadio Gran Sasso d’Italia“.

Così si legge in una nota inviata dall’ufficio stampa della società.

Nel caso specifico la società ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità e prerogative per garantire la sicurezza, a cominciare dalla decisione di vietare la vendita online dei biglietti e permettere l’acquisto solo in luoghi fisici e previa presentazione di un documento di identità. Inoltre il club ha messo in atto con precisione tutte le prescrizioni preventivamente stabilite in sede di Gos (Gruppo operativo sicurezza), tra cui garantire il numero preciso degli steward previsti, 18. A questo proposito L’Aquila 1927, come documentano foto e video, tiene a precisare, invece, che la società ospitata non ha fornito il numero di volontari prescritti. L’Aquila 1927 inoltre, nel rispetto delle normative, non ha assunto alcuna decisione in merito agli spostamenti delle tifoserie“.

Rinnoviamo il nostro impegno per la promozione di un ambiente sicuro e positivo durante le manifestazioni sportive. A tal fine, come sempre fatto finora, siamo pronti a collaborare con tutte le istituzioni e le forze dell’ordine per individuare e adottare misure volte a prevenire episodi di questa natura in futuro all’interno di un impianto che per la sua natura necessita di attenzioni peculiari. Non è pensabile di consentire la vendita dei biglietti a territori immediatamente confinanti a quelli in cui vige il divieto o la presenza di tifosi ospiti all’esterno del settore loro dedicato“.