11 Febbraio 2025 - 08:58:27

di Martina Colabianchi

«Il Franco Andrea Casciani, di professione geometra, che ha redatto il progetto del cantiere logistico della centrale Snam a Case Pente è lo stesso Franco Andrea Casciani, di professione geometra, che ha rivestito i ruoli di vicesindaco della città di Sulmona e di segretario cittadino del Pd? Oppure si tratta di un caso di omonimia?».

Così, in una nota, Mario Pizzola del comitato “Per il clima fuori dal fossile“. Franco Andrea Casciani, infatti, oltre ad essere “progettista, direttore dei lavori, coordinatore della progettazione e collaudatore in corso d’opera”, era anche nella Giunta dell’ex sindaco Di Piero che si era espressa contrariamente alla realizzazione del metanodotto Snam, promuovendo anche ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato.

«L’interessato dovrebbe fornire un chiarimento perché, – continua Pizzola – se non si tratta di un caso di omonimia, sarebbe opportuno che spiegasse ai cittadini come possono convivere nella stessa persona il politico che si oppone all’impianto della Snam e il tecnico che, ignorando il politico, mette la sua professionalità al servizio della multinazionale del gas».

«In un comunicato diffuso all’indomani della manifestazione tenutasi a Case Pente l’8 febbraio scorso il Pd della Provincia dell’Aquila – con le firme del candidato unico alla segreteria provinciale Stefano Albano, del segretario del circolo di Sulmona Diego Bucci e del segretario del circolo dell’Aquila centro Alessandro Tettamanti – ha dichiarato il pieno sostegno alla battaglia contro la centrale e il metanodotto Snam. Non ci sembra una domanda oziosa se ci permettiamo di chiedere ai dirigenti provinciali e locali del PD di accertare chi è che ha redatto il progetto del cantiere logistico della Snam dal momento che Casciani risulterebbe ancora iscritto al Pd».

«Casciani, se fosse proprio lui, potrebbe invocare, a sua difesa, l’atavica giustificazione del ‘tengo famiglia’, ma se così fosse gli chiediamo: se non avesse accettato l’offerta della Snam non avrebbe avuto altre occasioni di lavoro? E la sua famiglia sarebbe forse caduta nell’indigenza?», continua l’attivista. «Cosa dovrebbero dire, allora, quei cittadini che da 17 anni stanno lottando contro l’inutile, devastante e perfino illegale centrale della Snam rimettendoci denaro, lavoro e tempo da dedicare alla famiglia?».

«Noi per questa ed altre lotte in difesa del nostro territorio non abbiamo mai cercato finanziamenti né dal mondo politico né da quello economico. Ci siamo sempre autofinanziati perché siamo convinti che chi ti paga prima o poi ti presenta il conto. Noi, caro Casciani, non intendiamo rinunciare alla nostra libertà e alla nostra dignità perché questi sono valori che non sono in vendita. P.S.: scusaci se la persona chiamata in causa non sei tu», conclude.