11 Febbraio 2025 - 16:07:50

di Tommaso Cotellessa

Noi giorni scorsi, in un centro della Marsica, è stata eseguita l’ordinanza cautelare di divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo di 49 anni, accusato di atti persecutori nei confronti della figlia. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano al termine di un’indagine condotta dai carabinieri della stazione locale.

La giovane vittima, attualmente residente con la madre in un altro comune, aveva sporto querela denunciando una serie di episodi di stalking da parte del padre. La denuncia ha attivato il cosiddetto “codice rosso”, la procedura d’urgenza che accelera le indagini per i reati di violenza di genere e domestica. La ragazza ha descritto un lungo periodo di vessazioni, minacce e violenze psicologiche, che si sarebbero protratte per circa tre anni.

A seguito delle indagini, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare, che gli impone di mantenersi ad almeno 500 metri di distanza dalla figlia, dalla sua abitazione, dalla scuola e da tutti i luoghi da lei abitualmente frequentati. Inoltre, gli è stato vietato qualsiasi contatto con la ragazza, anche telefonico.

Si ricorda che le persone sottoposte a indagine sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva. I provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria necessitano della verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria e non implicano un’accertata responsabilità penale.