12 Febbraio 2025 - 18:53:11
di Tommaso Cotellessa
Il prossimo 21 giugno 2025, le strade di Avezzano si riempiranno di colori, orgoglio e determinazione con il Pride, una manifestazione che celebra la visibilità della comunità LGBTQIA+ e riafferma con forza il diritto di esistere, amare e autodeterminarsi. Un evento che, in un contesto come quello di una città di provincia, assume un valore ancora più profondo e significativo.
Nei piccoli centri – come sottolineano gli stessi organizzatori dell’evento – le persone LGBTQIA+ spesso vivono in condizioni di invisibilità forzata, schiacciate da un contesto sociale che le costringe a nascondersi o a trasferirsi altrove per poter vivere liberamente la propria identità. Il Pride diventa così un atto di resistenza, una riappropriazione dello spazio pubblico e della propria esistenza. Camminare per le strade dove si è subita discriminazione, questa volta con fierezza e la forza della comunità, è un gesto potente e necessario.
Mai come oggi – secondo gli attivisti – è fondamentale essere presenti e visibili. L’avanzata delle destre estremiste ha portato a un incremento dell’odio nei confronti delle persone LGBTQIA+, con attacchi mirati alle loro identità, alle famiglie e ai diritti alla genitorialità. Nel corso del 2024, si sono moltiplicate le aggressioni omolesbobitransfobiche in Italia, evidenziando quanto ancora ci sia da lottare. A livello internazionale, la nuova amministrazione Trump negli Stati Uniti sta già promuovendo una retorica reazionaria che mette in pericolo i diritti delle persone LGBTQIA+, offrendo un appoggio ideologico ai movimenti conservatori europei e italiani. Il Pride non è solo una festa: è una manifestazione politica, un’affermazione di esistenza e di resistenza. Scendere in piazza significa opporsi a chi vorrebbe cancellare le identità LGBTQIA+, restituendo dignità e visibilità a chi ogni giorno subisce marginalizzazione e discriminazione.
Per rendere il Pride di Avezzano un evento realmente inclusivo e rappresentativo, verranno aperti spazi di confronto e partecipazione. Saranno organizzati incontri per la stesura collettiva del documento politico della manifestazione e verrà lanciata una call per coinvolgere associazioni, alleati e volontari. L’obiettivo è costruire un evento che non sia solo un corteo, ma un momento di crescita, dialogo e mobilitazione collettiva.
Questo Pride sarà anche un momento di memoria e riconoscenza verso chi ha lottato prima di noi per i diritti LGBTQIA+. Donne trans come Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson, protagoniste dei moti di Stonewall del 1969, ci hanno insegnato l’importanza della resistenza e della lotta collettiva. La loro eredità vive in ogni Pride. Anche uomini come Karl Heinrich Ulrichs, una delle figure più importanti della storia del movimento LGBTQIA+, sepolto nel cimitero monumentale dell’Aquila, offrono un esempio di coraggio e determinazione. Fu il primo a fare coming out pubblico nel 1867 durante il Congresso dei Giuristi Tedeschi a Monaco, chiedendo l’abolizione delle leggi contro l’omosessualità: un gesto rivoluzionario che ci ispira ancora oggi.
Il 21 giugno, il Pride di Avezzano sarà una giornata di orgoglio, resistenza e comunità, assicurano gli organizzatori.