23 Febbraio 2025 - 09:36:25

di Martina Colabianchi

L‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha concluso, dopo due anni di attività sul campo, i lavori sulla microzonazione sismica di terzo livello nel Comune dell’Aquila.

I risultati delle analisi condotte, affidate all’Ingv proprio dall’amministrazione comunale, sono stati presentati nel corso di un evento a palazzo Margherita in cui era presente anche il presidente dell’istituto Carlo Doglioni.

«Penso sia stata una gran bella occasione per l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia collaborare con il Comune dell’Aquila per la microzonazione sismica, per dimostrare quanto l’Istituto è vicino alla ricostruzione e a collaborare anche per il futuro della città – ha dichiarato Doglioni -. L’Ingv sta investendo molto per cercare di allargare la propria sede qui all’Aquila perché riteniamo il Comune dell’Aquila e tutta questa regione abbia bisogno e possa avvalersi delle competenze dell’Ingv, che si mette a completa disposizione».

Scendendo nel dettaglio dell’attività, i ricercatori dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia sono partiti dall’analisi degli studi già esistenti per poi procedere a rilevazioni dettagliate sul terreno e sulle faglie. A questo si sono aggiunte anche analisi di dettaglio portate avanti usando, tra le altre cose, la modellazione tridimensionale, sezioni del sottosuolo e ricostruzioni digitali delle zone analizzate.

«Abbiamo approfondito alcune criticità geologiche presenti in alcune zone del territorio aquilano – spiega il coordinatore dell’attività Stefano Gori -. Questo ha permesso di meglio caratterizzare alcune faglie già ritenute attive e capaci che interessavano alcune zone e di migliorare, così, le conoscenze che in parte già c’erano dagli studi pregressi fatti sia prima che dopo il terremoto del 2009. Per altre faglie, che erano state ipotizzate come potenzialmente attive e capaci, in realtà abbiamo verificato che non lo sono più. Abbiamo migliorato quindi il quadro di conoscenze in termini di fragilità geologica superficiale».

«Procediamo a tappe serrate per una pianificazione che abbia come parola d’ordine la sicurezza. La microzonazione sismica di terzo livello è quella più accurata, abbiamo scavato a fondo nella città dell’Aquila, viene fuori una situazione finalmente analizzata che ci permette di poter procedere con una pianificazione sicura e che mette in condizioni il Comune e l’Amministrazione di potersi relazionare ad alcune criticità legate ad alcune faglie e di poterne, per fortuna, scongiurare alcune altre».

La microzonazione sismica di terzo livello, ora, sarà messa al servizio di una pianificazione urbanistica che vorrà avere come concetto cardine quello della piena sicurezza. Entro il 2027, infatti, il Comune dell’Aquila vuole dotarsi del suo nuovo piano urbanistico.

«Abbiamo quasi concluso con l’università la perimetrazione urbana per tracciare quel perimetro previsto dalla legge urbanistica della Regione Abruzzo, per poi procedere alla definizione del Puc, cioè il vecchio Prg – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica del Comune dell’Aquila, Francesco De Santis -. Abbiamo fatto una zonizzazione intelligente che verrà portata in Consiglio comunale entro l’estate».