Il Passo Possibile su “Condanna degli atti vandalici compiuti alla Foiba di Basovizza e tutela della memoria"

25 Febbraio 2025 - 17:16:34

Le forze di centro-destra, con un irragionevole comunicato stampa,
chiamano in causa anche le
forze centriste. Ne consegue l’obbligo di una precisazione: “il Passo
Possibile”, in fase di
discussione, ha apertamente affermato la propria disponibilità a votarlo
favorevolmente qualora si
fossero rese più distensive, nei toni e nel linguaggio, le premesse. Nel
condannare gli atti vandalici
compiuti, si chiedeva di evitare quelle superflue e controproducenti
esternazioni di parte che non
appartengono alla nostra politica.
Per l’ennesima volta il 10 febbraio “Giorno del Ricordo”, istituito con
legge bipartisan, accende gli
animi. Anche nella nostra Assise si certifica il paradossale risultato
di una legge che, in nome della
pacificazione e delle memorie condivise, ha prodotto l’effetto contrario
con reiterato sentimento
oppositivo.
La maggioranza nei suoi interventi ha strumentalmente utilizzato il
termine “negazionismo” anche
accusando l’ANPI di sminuire la tragedia delle foibe e dell’esodo. La
colpa sarebbe quella di voler
contestualizzare il fenomeno, spiegandone le radici con la violenza
fascista e la guerra, analizzando
i fatti, cercando spiegazioni, non certo giustificazioni.
Purtroppo la terribile tragedia vissuta dalle popolazioni dell’Alto
Adriatico in quegli anni è sempre più
spesso strumentalizzata. Si tende a semplificare forzatamente le
complesse vicende del confine
orientale che, ancora oggi, rimangono ostaggio di strumentalizzazioni
politiche che generano effetti
nocivi sul dibattito collettivo.
La Nazione ha bisogno di altro, la nostra Città ha bisogno di altro.
Nella stesura dell’ordine del
giorno è stata riportata una frase di Mattarella relativa al discorso
del 2020. Noi, Consiglieri del “Il
Passo Possibile” – Emanuela Iorio, Elia Serpetti, Massimo Scimia,
Alessandro Tomassoni – chiudiamo
citandone una più recente: “La memoria delle vittime deve essere
preservata e onorata.
Naturalmente – dopo tanti decenni e in condizioni storiche e politiche
profondamente mutate –
perderebbe il suo valore autentico se fosse asservita alla ripresa di
divisioni o di rancori”. (cfr.
Intervento del Presidente della Repubblica del 10.2.2025).