Aruap, Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna: «Progetto che nasce sotto i peggiori auspici»

26 Febbraio 2025 - 11:28:30

Istituzione della nuova azienda ARUAP (Azienda Regionale Unica delle
Aree Produttive) – Cavallari e Menna (Abruzzo Insieme) “Progetto che
nasce sotto i peggiori auspici”

“Il progetto di istituzione dell’ARUAP, quale azienda regionale unica
attività produttive, parte malissimo, se è vero come è vero che
l’attuale massa debitoria del Consorzio per lo Sviluppo Industriale
dell’Area Pescara-Chieti è di 17.640.283,18 di euro, un somma monstre
che andrebbe a cumularsi e ad aggravare la già difficile situazione
economica di ARAP”.
Ad affermarlo in una nota i consiglieri del gruppo Abruzzo Insieme
Giovanni Cavallari e Vincenzo Menna, a margine dei lavori delle
commissioni congiunte prima e terza che, nella giornata di lunedì 24
febbraio hanno affrontato il progetto di legge regionale 28/2024,
partendo dall’audizione, tra gli altri, dell’attuale direttore generale
di ARAP Antonio Morgante, già audito pochi giorni orsono in commissione
di vigilanza per le problematiche connesse alle disparità di trattamento
economico, a parità di qualifica, tra i vari dipendenti dei consorzi e
per la mancata pubblicazione di atti sul sito ARAP sezione trasparenza.
“Il progetto di fusione tra ARAP ed il Consorzio per lo Sviluppo
Industriale dell’Area Pescara-Chieti (CSI)”, fortemente voluto da
Marsilio e Magnacca continuano i consiglieri “cozza con l’attuale massa
debitoria del Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell’Area
Pescara-Chieti che, come detto, si attesta a 17.640.283,18 di euro.
In ogni caso, riteniamo che questo ingente debito costituisca un
ostacolo significativo alla effettiva operatività del futuro ente. In
tal senso”, continuano Cavallari e Menna, “concordiamo con le diverse
osservazioni mosse dalla CGIL ed in particolare sull’opportunità che
prima di avviare il progetto di fusione sia necessario procedere con una
due diligence del C.S.I., che attualmente è in liquidazione, e solo in
seguito valutare l’opportunità di una fusione”.
“In sostanza”, concludono i consiglieri del gruppo Abruzzo Insieme “non
vorremmo che la brusca accelerazione imposta a questo progetto sia
dettata da una visione “Pescara centrica” della nostra Regione da parte
del Presidente Marsilio e da una necessità di giustificare la creazione
ulteriori organismi di sottogoverno, piuttosto che dalla volontà di
rendere l’erede di ARAP più competitiva. Il rischio non trascurabile che
la nuova ARUAP possa trovarsi, appena nata, già gravata dalla somma dei
debiti delle due società in liquidazione, crea dubbi sulla sua
efficienza operativa e sul destino futuro dei suoi lavoratori, con
l’unica certezza che saranno i cittadini abruzzesi a pagarne le spese in
futuro con ulteriori ed inutili balzelli”.