07 Marzo 2025 - 17:46:30

di Martina Colabianchi

Qualcosa sembra muoversi concretamente sul fronte della riperimetrazione dei Siti di Interesse Comunitario (Sic) del Gran Sasso. Qualche giorno fa, infatti, si è tenuto sul tema un tavolo a Roma cui hanno partecipato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il consigliere delegato per la montagna, Luigi Faccia, e i vertici del Ministero dell’Ambiente.

Il focus è sul passaggio, decretato con una delibera regionale datata dicembre 2023, dell’area del Gran Sasso da Sic a Zsc, cioè a Zona Speciale di Conservazione. La delibera, seppur approvata, non è mai entrata in vigore a causa delle forti contestazioni arrivate da più parti. Il passaggio alla Zsc, infatti, prevede l’applicazione del massimo grado di protezione ambientale, con il rischio di mettere in pericolo lo sviluppo della montagna.

La proposta, avanzata dai rappresentanti abruzzesi, è quindi quella di procedere ad una riperimetrazione che escluda dalle aree protette quelle fortemente antropizzate, mentre il passaggio da Sic a Zsc sembra ormai inevitabile.

«Dopo Roma il clima è positivo – commenta il consigliere Luigi Faccia -. Tutti sono d’accordo sulla stessa proposta, e credo sia la prima volta in tantissimi anni. Ieri c’è stata una riunione in commissione, oggi ce ne è un’altra e quindi aspettiamo novità».

Poi, l’annuncio di un probabile tavolo Italia-Commissione europea «non tanto per parlare di confini, ma per parlare delle gestioni interne delle varie emergenze che ci sono in un Sic che, purtroppo, è antropizzato e pieno di strutture sensibili. Ieri mattina abbiamo reiterato, con una nota, la nostra proposta di riperimetrazione alla Regione, al ministro e al direttore della biodiversità del Ministero dell’Ambiente. Il Zsc sarà probabilmente inevitabile, ma va bene così se ci sarà la volontà di fare una buona riperimetrazione».