10 Marzo 2025 - 09:30:01

di Martina Colabianchi

Stefano Albano è il nuovo segretario provinciale del Partito democratico dell’Aquila. Capogruppo al Consiglio comunale del capoluogo, 36 anni, è stato eletto ieri dal partecipato congresso che si è celebrato al Grand Hotel all’Aquila, alla presenza, tra gli altri, del segretario regionale Daniele Marinelli, di Luciano D’Amico, candidato presidente alle ultime regionali, e del senatore del Pd Michele Fina.

Guarda lontano il neosegretario, con uno sguardo obbligato sugli sconvolgimento internazionali che coinvolgono, sempre, anche i singoli territori.

«L’obiettivo è creare un argine a queste destre sovraniste che da Trump, passando a Meloni fino a Pierluigi biondi, hanno la stessa impostazione e la stessa matrice – dice Albano ai microfoni di LaQtv –. Questa è una destra che si sta sviluppando nel mondo è una destra protezionista, che alza muri e barriere, e queste mura e barriere si traducono in politica poi nella guerra dei dazi che sta facendo Trump, una guerra commerciale che lui fa all’Europa e che avrà effetti nel nostro Paese e nel nostro territorio. È una guerra commerciale che espone la nostra economia a un sensibile indebolimento e fa sì che le disuguaglianze continuino ad aumentare. Questo avrò un impatto anche da noi: il primo settore che verrà colpito dai dazi è quello farmaceutico, e noi abbiamo un importante polo Dompè Sanofi Menarini. Un altro importante settore è quello dell’automotive, parliamo di circa il 50% delle esportazioni abruzzesi e circa 5mila addetti in Abruzzo. In Provincia dell’Aquila abbiamo le vertenze aperte della Magneti Marelli ed LFoundry».

«Intanto, – prosegue – la destra locale sfascia sanità ed istruzione pubblica. A livello sanitario abbiamo un debito di 200 milioni in Abruzzo, 60 milioni solo nella Asl provinciale e la Regione Abruzzo arriva terzultima in Italia per l’erogazione delle prestazioni. Quindi, aumenta il debito e precipita la qualità dei servizi. Davanti ad uno scenario come questo c’è quindi bisogno che le forze progressiste siano in campo pienamente, c’è bisogno di un Pd che sia la casa delle progressiste e dei progressisti e anche di coloro che non sono iscritti. Noi vogliamo avere un partito aperto e a disposizione dei territori e questo sarà il nostro obiettivo».

Albano, nel chiudere la sua relazione, ha poi annunciato che promuoverà quattro assemblee, una per ciascun comprensorio della provincia, per costruire un piano di lavoro che parta dal basso e dai territori.