10 Marzo 2025 - 11:56:49

di Redazione

«Nel 2024 in Abruzzo c’è stato un aumento esponenziale di denunce di maltrattamenti e di violenze fatte da donne over 60 nei confronti dei loro mariti e dei loro compagni».

Lo ha detto l’avvocato Federica Benguardato, esperta di Codice Rosso, nel corso dell’incontro di questa mattina “8 marzo è tutto l’anno” a palazzo Margherita.

All’iniziativa, cui hanno preso parte gli studenti di alcuni istituti d’istruzione superiore cittadini e che rientra nel cartellone di appuntamenti promossi nell’ambito della XXXIII edizione del Premio nazionale Paolo Borsellino, hanno partecipato inoltre l’assessore alle Politiche sociali Manuela Tursini, l’avvocato Amelide Francia, Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo,

«E’ un dato molto importante perché ci deve far riflettere sul fatto che non è che adesso gli uomini over 60 si sono svegliati e hanno iniziato ad avere questi atteggiamenti violenti – ha aggiunto – Probabilmente questi atteggiamenti purtroppo ci sono sempre stati ed erano forse anche talmente radicalizzati che queste donne donne non si sono mai ribellate, non hanno mai pensato di alzare la propria voce. Invece, tutto questo è stato possibile forse grazie anche al fatto che oggi se ne parli davvero tanto, non solo in occasione del 25 novembre novembre o dell’8 marzo. Spesso affrontiamo questi argomenti così tanto da parlarne in televisione e probabilmente non è ancora abbastanza. Grazie a questo, comunque, molte donne che subivano questi comportamenti di violenza fisica e verbale per anni hanno deciso di ribellarsi, perché comunque è un reato. E’ lodevole che queste donne lo abbiano fatto, perché è un primo passo importante anche nei confronti delle giovane donne. Purtroppo questi tipi di violenze si radicano proprio all’interno dei nuclei familiari e, se la madre non si ribella alle violenze subite dal padre, è facile che anche la figlia non si ribellerà mai a questi tipi di violenze da parte di un estraneo o un fidanzato o da un futuro marito. Per noi è, quindi, fondamentale il colloquio, il confronto con i giovani. La scuola è il luogo più deputato, insieme alle famiglie».

«Quello di oggi è un momento importante come ci sono stati altri momento importanti in questo mese che abbiamo ricordato proprio per riflettere sulle problematiche delle donne – ha commentato la Tursini – Tanto Sarebbe auspicabile che tutti i tutti i giorni ci fosse un’attenzione particolare nei confronti delle donne e quindi non sono mai abbastanza questi eventi. Le donne sono state una componente fondamentale di questa società: hanno effettuato rivoluzioni Gandhiane. Basta pensare alla alle madri costituenti e a tutte le azioni positive che sono state messe in campo negli anni per poter riaffermare i diritti delle donne. Noi, come amministrazione, mettiamo sempre al centro le donne nella nostra azione, perché abbiamo fatto molto, ma molto va ancora fatto con l’aiuto di tutti e soprattutto con l’aiuto degli uomini. E’ importante oggi dare voce alle donne con il Premio borsellino, un uomo che si è distinto per valori quali la coerenza, l’onestà, il coraggio e il sacrificio tutti i valori che appartengono alle donne».