12 Marzo 2025 - 10:03:14

di Redazione

«Ci sarà un’apertura delle maglie esagerata per cui si passerà da un eccesso a un altro. Si calcola che nel 2032 ci saranno 60 mila medici in più rispetto alle esigenze del sistema, quindi si passerà da una carenza di medici specialisti a un eccesso di medici».

Lo afferma il presidente dell’Ordine dei medici dell’Aquila Alessandro Grimaldi, componente del comitato centrale della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) all’indomani della riforma, approvata dalla Camera in via definitiva, per l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.

Per chi vorrà iscriversi dal prossimo anno accademico, infatti, non ci saranno test di ingresso e la selezione verrà spostata in avanti, dopo un primo ‘semestre filtro’; a quel punto proseguiranno queste facoltà solo gli studenti con i risultati migliori.

Secondo Grimaldi, «si tornerà alla pletora e alla disoccupazione medica e questo è assolutamente deprecabile perché molti giovani saranno costretti ad andare all’estero».

Gli atenei hanno ora tempi stretti per adeguarsi, in attesa dei decreti attuativi che, secondo quanto il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha assicurato, arriveranno in tempi rapidissimi.

Le novità riguardano gli atenei statali mentre nei privati i test di accesso continuano ed essere in vigore.

«Noi abbiamo pubblicato uno studio in cui abbiamo evidenziato che si passa da un eccesso ad un altro – conclude Grimaldi – In quest’ultimo decennio abbiamo avuto una grave carenza di medici specialisti perché non si è programmato adeguatamente il numero rispetto al numero delle persone che entravano a medicina e questo ha determinato la fuga di molti medici all’estero. Abbiamo regalato così tantissimi medici giovani validi. Oggi si tenta questa sperimentazione nei confronti della quale siamo contrari».

IL COMMENTO DELLE LEGA GIOVANI

«Dopo il voto alla Camera dei Deputati è ufficiale: dal prossimo anno accademico verrà abolito il test per l’accesso alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Finalmente non sarà un test a crocette a precludere l’iscrizione a queste facoltà – dichiara Nino Giuseppe Critelli, coordinatore regionale della Lega Giovani – Una riforma necessaria che gli studenti chiedevano da anni e che oggi, grazie al lavoro di squadra della Lega, è realtà. Siamo in emergenza e le emergenze richiedono risposte forti e concrete. La mancanza di medici e professionisti sanitari non si risolverà evidentemente solo con questa riforma, ma è un primo passo verso la giusta direzione. Ora gli Atenei – continua Critelli – siano messi nelle condizioni migliori per garantire il regolare svolgimento del semestre ‘filtro’: un’occasione anche per rinnovare dal punto di vista strutturale le aule delle nostre università e perseguire innovative modalità didattiche, come già avviene nei principali centri accademici del mondo. Ancora una volta la Lega mette al centro della propria azione politica i giovani, futuri medici, professionisti e classe dirigente di questo Paese»