Forse lunedì in Giunta regionale l’aumento delle tasse. Paolucci: "Gli abruzzesi pagheranno una sanità inefficiente e in caduta libera"
18 Marzo 2025 - 18:37:42
di aumento delle tasse annunciata a mezzo stampa dal presidente
Marsilio, per coprire le voragini causate dal suo governo nella sanità
regionale. L’ipotesi più accreditata prevede la conferma dell’aliquota
IRPEF a 1,73 per cento per il primo scaglione perché già al massimo,
cioè i redditi fino a 28.000 euro, ma per il secondo e terzo scaglione
(cioè da 28.000 a 50.000 e oltre i 50.000 euro) si passa a 2,63 e si
arriva a 3,33 per cento, con aumenti che arrivano fino a 84 euro al
mese. Lenti e inerti quando si tratta di dare prestazioni e servizi alla
comunità, svelti e intransigenti quando invece si taglia o si prende
agli abruzzesi. Di certo la notizia sta creando enormi frizioni
all’interno della maggioranza, alle prese con distinguo e litigi sulla
decisione, con parole forti urlate negli scontri interni. Come certo è
anche il fatto che non saranno queste maggiori entrate a guarire la
sanità dell’era Marsilio, gli aumenti non bastano a colmare l’enorme
deficit del 2024, che trova completa copertura con ulteriori politiche
di bilancio. In altre parole il deficit è consistente e ormai
strutturale e tutto fa presupporre che stia già aumentando ancora per il
2025″, commenta il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci,
il primo a lanciare l’allarme sugli aumenti delle tasse giorni fa.
“Le maggiori tasse coprono solo una parte anche del deficit futuro e gli
introiti non saranno impiegati né per nuovi investimenti, né per un
miglioramento dei servizi – rimarca Paolucci -. Ma per pagare il deficit
della sanità dell’Abruzzo, dove 120.000 persone già rinunciano alle
cure, dove cresce la mobilità passiva, diminuiscono prestazioni e
servizi ospedalieri, con le liste d’attesa e i calvari nei reparti di
emergenza e l’assistenza territoriale inadeguata e fra le peggiori
d’Italia per i LEA e la prevenzione: in pratica gli abruzzesi saranno
costretti dalla destra a pagare una sanità inefficiente e intempestiva,
crollata negli ultimi due anni di governo Marsilio e soprattutto
relegando l’Abruzzo agli ultimi posti. Serve una mobilitazione generale
per impedire questo ingiusto salasso che andrà ad abbattersi soprattutto
sul ceto medio, quello che più risente della privazione di servizi
sanitari – conclude Paolucci – . Questo lo scenario più certo, a meno
ché le fratture interne alla destra non costringeranno il presidente a
soprassedere, facendo slittare il provvedimento ad altra data. E mentre
la comunità paga, o si prepara a pagare tante inefficienze, sulla
propaganda non c’è nessuna rinuncia da parte del Governo regionale:
Festival dannunziano, Notte dei serpenti, Napoli Calcio e contributi con
le tante leggi mancia, per dirne alcuni, tutti confermati”.