21 Marzo 2025 - 12:32:19
di Martina Colabianchi
Sindaci e amministratori dei Comuni dell’Appennino, ma anche imprese e associazioni del Terzo Settore, riuniti in occasione dell’assemblea Uncem svoltasi nella sala Ipogea di palazzo dell’Emiciclo, all’Aquila.
Il titolo dell’incontro, “Il buon governo del noi. Comuni e comunità in dialogo. Montagna alla prova del domani“, riassume a pieno il tema dell’assemblea che è partita dal nuovo disegno di legge sulla Montagna, approvato in Senato.
Il disegno di legge porterà al Piano Strategico della nuova Strategia Aree interne, fondato su maggiori investimenti nei servizi pubblici e sulla necessità di colmare il divario digitale, sostenere le economie locali e rafforzare lo sviluppo sostenibile.

Tutti obiettivi condivisi dai Uncem, fondamentali per il contrasto allo spopolamento delle aree interne, fenomeno ormai conclamato anche in Abruzzo. Fondamentale, ora, è invertire la tendenza e tante e diversificate sono le proposte. Grande risonanza sta ricevendo la proposta lanciata in Trentino, dove si offrono fino a 100 mila euro per trasferirsi in 33 Comuni spopolati.
«Io credo che non siano sufficienti e neanche necessari dei contributi a fondo perduto a chi si trasferisce, quando invece bisogna aiutare chi già è sul territorio e chi vuole trasferirsi con dei servizi: scuole, trasporti, sanità, differenziando i parametri organizzativi nei territori – così il presidente nazionale Uncem, Marco Bussone -. Dare tot migliaia di euro a una famiglia che si trasferisce è effimero, e rischia di aumentare la sperequazione. I bellunesi, ad esempi, sono preoccupati per questa iniziativa oltre i loro confini. Dunque, io credo che su tutto l’Appennino, e in Abruzzo in particolare, le iniziative cui dobbiamo puntare con la Giunta e il Consiglio regionale debbano essere finalizzate a migliorare come si sta sui territori, quali sono i servizi alle famiglie che vivono e che vogliono venire ad abitare qui».
In Abruzzo, come nelle altre Regioni del Centro Italia, i terremoti del 2016 e del 2017 hanno complicato ulteriormente le cose per tanti Comuni.
«Ho visto negli ultimi un lavoro intenso fatto della struttura commissariali in tutte le Regioni. È un’azione comune tra le Regioni ed è uno stimolo per i Comuni affinché lavorino di più insieme, e che ha dei benefici con investimenti che sono stati fatti dopo il sisma. Questi devono servire all’intera collettività oltre i confini comunali. Su questo dobbiamo lavorare ed è il tema dell’assemblea: non lasciare i Comuni da soli, per aiutare anche le Regioni a fare delle scelte che vadano oltre i municipalismi, ma che siano a dimensione di un territorio più ampio che risponde alle crisi del futuro», conclude Bussone.
«Per evitare lo spopolamento delle aree interne delle comunità montane dobbiamo fare qualcosa di più oltre a quello che facciamo – dichiara il presidente di Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti -. La Regione Abruzzo, negli ultimi sette anni, ha perso più di 30mila persone. È quindi importante fare qualcosa di concreto per quanto riguarda i Comuni e le persone che vivono in questi territori montani che hanno bisogno dei servizi essenziali per poter far sì che, chi ha deciso di restarci, abbia tutto a disposizione come chi vive nelle città».