Gileno (GD) su aumento tasse per la sanità

26 Marzo 2025 - 13:28:07

Ci risiamo. La destra delle tasse continua a colpire i giovani e i ceti
medi, già tartassati. A causa
dell’elevato debito accumulato nella sanità regionale, la giunta guidata
da Marsilio si accinge ad
aumentare l’addizionale regionale sull’IRPEF. Una manovra che non
porterà alcun miglioramento
nei servizi, ma servirà unicamente a coprire il buco finanziario
prodotto da anni di cattiva gestione.
Dire che l’aumento si scaricherà solo sui redditi più alti è
un’affermazione scorretta. L’incremento
dell’aliquota colpirà in particolare la fascia di reddito tra i 28.000 e
i 50.000 euro lordi, ovvero
lavoratori che guadagnano anche circa 1.500 euro netti al mese. In
questa categoria rientrano tanti
giovani che, già costretti a lottare con stipendi bassi e un costo della
vita sempre più alto, si
vedranno ulteriormente penalizzati senza ricevere nulla in cambio.
“Questa situazione è insostenibile – dichiara Saverio Gileno, segretario
regionale dei Giovani
Democratici Abruzzo, insieme alla task force giovanile della sanità di
cui fanno parte la studentessa
di medicina Alessandra Orlando, il giovane odontoiatra Luca Guerrini e
l’esperto di AI per la sanità
Valentino Grossi – i giovani abruzzesi non sono solo costretti ad
andarsene per cercare un lavoro,
ma anche per potersi curare. Nel 2022 la Regione ha speso oltre 104
milioni di euro per la mobilità
passiva, ovvero per rimborsare le cure ricevute dai cittadini abruzzesi
in altre regioni. Questo
significa che ogni abitante dell’Abruzzo paga indirettamente circa 82
euro l’anno per curarsi fuori,
soldi che potrebbero essere investiti per potenziare le strutture
sanitarie locali”.
Eppure, i numeri parlano chiaro: il nostro sistema sanitario è sempre
più fragile. I Livelli Essenziali
di Assistenza (LEA), che misurano la qualità delle prestazioni
sanitarie, danno all’Abruzzo un
punteggio di 184,52 su 300, ben lontano da regioni come Toscana ed
Emilia-Romagna, spesso citate
come modelli dal presidente Marsilio.
E non va meglio con i fondi del PNRR: la realizzazione delle Case della
Comunità, strutture pensate
per garantire un’assistenza sanitaria più vicina ai cittadini, è in
ritardo drammatico. Su 40 strutture
finanziate, che avrebbero dovuto essere operative entro il 2024, nemmeno
una è stata completata.
Un fallimento che rischia di far perdere alla nostra regione milioni di
euro destinati alla sanità
territoriale.
“Le conseguenze di questa gestione scellerata – proseguono i Giovani Dem
– ricadranno su di noi
giovani, che già oggi siamo costretti a prendere treni all’alba (quando
funzionano, chiedere al
Ministro Salvini) non solo per lavorare e studiare, ma anche per
curarci. Marsilio è molto attento a
ciò che accade a Roma, ma gli basterebbe fare una passeggiata nelle
stazioni d’Abruzzo per vedere
con i propri occhi quanti giovani partono ogni giorno per andare in
altre regioni a trovare quelle
opportunità e quei servizi che qui non esistono più”.
La sanità pubblica dovrebbe garantire cure di qualità a tutti, senza
costringere le persone a spostarsi
o a rivolgersi al privato. Invece, la giunta Marsilio continua a
scaricare il peso delle proprie scelte
su chi ha meno possibilità, mentre lascia che il nostro sistema
sanitario sprofondi in una crisi senza
fine. “Siamo pronti a sostenere ogni mobilitazione” concludono.