Aumento tasse regionali, M5S Marsica: «Equità? Foglia di fico su fallimento della destra»

26 Marzo 2025 - 18:46:42

“Nella Marsica, sempre più abbandonata dal centrodestra, l’aumento delle
tasse regionali è un ulteriore aggravio economico per un territorio già
in crisi nera. Servizio sanitario allo sfascio, traporto pubblico più
caro, sperperi nelle finanze regionali e un generale impoverimento di
famiglie e imprese generato dal governo Meloni rendono l’aumento delle
addizionali Irpef regionali una manifestazione del clamoroso fallimento
di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia”. Lo affermano in una nota gli
attivisti del Movimento 5 Stelle del Gruppo Territoriale
Avezzano-Marsica.

“Le parole del Consigliere regionale avezzanese Massimo Verrecchia sono,
poi, una sfacciata presa in giro dei cittadini tartassati. Dire, senza
un minimo di vergogna, che hanno abbassato le tasse a operai e
pensionati e le hanno alzate ai consiglieri regionali è un’offesa
all’intelligenza e alla dignità di chi stenta ad arrivare a fine mese”
denunciano gli attivisti del M5S. “A smentirlo sono i numeri comunicati
dal suo stesso partito, ieri in conferenza stampa”.

“Nello scenario di profonda crisi che il territorio marsicano sta
vivendo, la riduzione dello 0,1% per il primo scaglione di reddito, fino
a 28mila euro lordi, è una vera e propria foglia di fico messa dal
presidente Marsilio sull’aumento delle tasse nel maldestro tentativo di
nascondere il fallimento suo e di tutti i partiti che lo sostengono. Si
tratta di meno di un caffè al mese mentre bollette e generi alimentari
sono aumentati a dismisura” osservano gli attivisti del M5S. “La
sbandierata equità della manovra va, poi, a farsi benedire con la
differenza irrisoria di un altro 0,1% tra le aliquote dei due scaglioni
di reddito successivi: 3,23% per i redditi da 28mila a 50mila euro lordi
e 3,33% per i redditi oltre i 50mila euro lordi. Praticamente, quasi la
stessa aliquota per i due scaglioni di reddito: un salasso per il ceto
medio abruzzese sempre più ristretto e povero, un’inezia per i più
ricchi”.

“Sono state ampiamente smentite anche le parole dell’Assessore al
Bilancio Mario Quaglieri, anch’egli di Fratelli d’Italia e anch’egli
marsicano, secondo il quale l’aumento delle tasse avrebbe colpito solo
un abruzzese su dieci” aggiunge il M5S marsicano. “Nei numeri che loro
stessi hanno comunicato, gli abruzzesi colpiti sono già diventati tre su
dieci e l’esperienza fatta con le precedenti promesse mai mantenute
della destra ci dà la quasi certezza che saranno molti di più”.

“Non si sono fatti scrupoli a continuare a finanziare feste, sagre ed
eventi mentre già era noto il deficit della sanità, ora vogliono
chiedere sacrifici agli abruzzesi per coprire i danni causati dal loro
malgoverno. La cosa peggiore è che questo aumento delle tasse che
smentisce le decennali promesse della destra di diminuirle, non servirà
ad avere servizi migliori e più efficienti ma a riempire i buchi creati
nei conti regionali da sei anni di sperperi senza controllo e una
gestione clientelare dei fondi di Regione Abruzzo. Non possiamo essere
noi a pagare la loro incapacità, eppure è sugli onesti cittadini che
vogliono rifarsi. Sono senza vergogna, si dimettano e liberino gli
abruzzesi dalla loro incapacità e malafede”, concludono gli attivisti
del Movimento 5 Stelle del Gruppo Territoriale Avezzano-Marsica.