17 Aprile 2025 - 10:50:39
di Redazione
I simulacri della Processione del Santo che caratterizzano la Processione del Cristo Morto dell’Aquila, da lunedì scorso esposti tutti nella navata centrale della basilica di San Bernardino, si raccontano. È la novità della 69esima edizione del rito nato nel 1954 ma che, per sisma e pandemia, non si è svolta nel 2009, 2020 e 2021.
I Cavalieri del Venerdì Santo, l’associazione laica che dal 2000, organizza il corteo serale della Passione di Cristo nelle vie del centro storico con tutti i simulacri di arte contemporanea, ad iniziare da questa edizione, edizione dell’anno giubilare, ha sperimentato per la prima volta in città l’applicazione Opera Parla. Un’App, ideata da Susanna Salvati per raccontare musei, opere d’arte e borghi, attiva, da poco, per le vie di Calascio, Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio. Adesso anche nella basilica di San Bernardino ma solo nel periodo di esposizione dei simulacri e, cioè, fino al primo maggio prossimo compreso.
È sufficiente inquadrare con il cellulare il QR-code, posto nel cartello all’ingresso, per scaricare l’applicazione e avvicinandosi ai simulacri sentirne la spiegazione che partirà automaticamente per
prossimità. Pertanto, lo sguardo, libero da qualsiasi lettura su guida, cartello o telefono, non viene distolto dall’opera descritta che si ascolterà negli auricolari. Per l’edizione del Giubileo l’App fornirà una spiegazione generale su questa Processione del Venerdì Santo contestualizzata nella basilica di San Bernardino e curiosità sui simulacri del Cristo Morto, della Vergine Addolorata, dell’Angelo con il calice e della Gran Croce con testi appositamente predisposti da Federica Farda, letti da Fabrizio Caporale e il sound design curato da Marco Stefanelli.
Il progetto, con tutti gli altri simulacri, sarà completato il prossimo anno in occasione della Capitale italiana della cultura. L’altra novità dell’edizione 2025 è rappresentata dal ritorno in Processione della Gran Croce, o Allegoria della Croce, dopo l’assenza dello scorso anno. Il simulacro, il primo ad essere disegnato nel 1954 da Remo Brindisi e realizzato da Amedeo Cicchitti, è stato il primo ad essersi sottoposto a un restauro completo condotto dall’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila sotto la direzione della docente Grazia Di Cesare e condotto dal laureando Daniele Murgia che ne farà oggetto della sua
tesi.
La scorta d’onore al Cristo Morto, invece, per la prima volta sarà effettuata dalla Protezione civile Pivec
L’Aquila.
Il percorso che anche quest’anno si farà largo tra i cantieri, prevede: piazza San Bernardino, via San
Bernardino, corso Principe Umberto, piazza Palazzo, piazza Santa Margherita (Gesuiti), via delle Aquile, via
Marrelli, piazza Duomo (verso la cattedrale fino a risalire costeggiando il lato della chiesa Santa Maria del
Suffragio), corso Vittorio Emanuele, Quattro Cantoni, via San Bernardino per terminare davanti al sagrato della basilica con il saluto dell’arcivescovo monsignor Antonio D’Angelo.
Per favorire l’accesso l’Amministrazione comunale ha predisposto per venerdì la possibilità di sosta gratuita nel parcheggio di San Bernardino a partire dalle ore 17. La Processione uscirà alle 20 dalla basilica di San Bernardino e sarà accompagnata dal Coro del Venerdì Santo, ensemble delle varie corali cittadine coordinate dal maestro Vincenzo Vivio e dirette dal maestro Carlo Mantini, che si produrrà ne Il Miserere di Saverio Selecchy.
I quindici simulacri disegnati da Remo Brindisi, più altri successivi per un totale di 21 a cui si devono aggiungere anche i quattro gonfaloni dei quarti e lo stendardo dei quattro evangelisti, saranno, come di consueto, sorretti da associazioni e confraternite.