17 Aprile 2025 - 13:01:34
di Redazione
Il territorio artefice e protagonista diretto del proprio sviluppo.
Accade a Canistro (L’Aquila), centro della Valle Roveto, che si è visto approvato dal ministero del Turismo il progetto “Start-Up Canistro: il borgo del benessere” per una serie di iniziative destinate a rafforzare il tessuto sociale e produttivo del territorio.
Il progetto è stato illustrato in conferenza stampa dal sottosegretario con delega al Turismo della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario che ha parlato di «progetto innovativo perché riesce a valorizzare le eccellenze del territorio in un contesto di sviluppo sostenibile».
Finanziato per circa 1,5 milioni di euro con le risorse del fondo unico nazionale del turismo-destinazione Montagna, il progetto ha come obiettivo principale l’implementazione di attività volte a favorire lo sviluppo socio-economico del territorio cercando di contribuire a ridurre il fenomeno dello spopolamento delle aree interne.
«Questo genere di iniziative – ha sottolineato D’Amario – ha una doppia valenza: da una parte incentivare e arricchire le attività elle aziende che operano sul territorio, come in questo caso quelle della filiera dell’agricoltura e dell’agroalimentare; dall’altro dare la certezza di occupazione per i giovani locali coinvolti in progetti imprenditoriali che crescono e si arricchiscono sul territorio».
Le attività progettuali, che si svolgeranno nel triennio 2025-2027, punteranno ad accrescere il potenziale imprenditoriale del territorio, supportando lo sviluppo di aziende locali operanti nella filiera agro turistica e aumentando la consapevolezza, tra i giovani locali, che fare impresa in un piccolo comune delle aree interne, è ancora possibile.
C’è poi l’aspetto turistico dell’iniziativa. «Ed è questo un altro punto a favore del progetto – insiste il sottosegretario D’Amario – perché questi tipi di interventi hanno un’eccezionale ricaduta in termini di sviluppo turistico per la capacità di mettere al centro il territorio con le proprie eccellenze e le sue peculiarità»