18 Aprile 2025 - 17:22:06
di Redazione
«Le aziende sanitarie di Pescara, Teramo e Chieti sconfessano le direttive del Dipartimento sanità di Regione Abruzzo e continuano a procedere con le assunzioni di personale amministrativo, malgrado le disposizioni che hanno imposto lo stop delle assunzioni nelle more dell’accertamento definitivo del disavanzo delle Asl. Tra gli assunti dell’ultimo minuto sembra che ci sia anche un esponente di Forza Italia. La questione ha sollecitato una reazione delle forze di opposizione in Consiglio regionale. Dopo sei anni di governo regionale di destra la Sanità in Abruzzo va a rotoli e il caos regna sovrano, come dimostrano le corse all’assunzione dell’ultimo minuto».
Lo affermano i portavoce di PD, M5S, AVS, Azione, Riformisti e la civica Abruzzo Insieme che con Luciano D’Amico formano il Patto per l’Abruzzo in riferimento al blocco delle assunzioni imposto dal dipartimento Salute della Regione ai 4 dirigenti delle Asl abruzzesi finalizzato al contenimento della spesa sanitaria.
«Il blocco delle assunzioni – continuano – è stato un disperato tentativo di far quadrare i conti, nonostante l’aumento delle tasse ai cittadini e i tagli lineari dei piani di rientro, e ora questa “corsa al contratto” appare come l’ennesima beffa ai danni di un’utenza che sembra l’unica a pagare davvero i danni provocati alla sanità pubblica della pessima gestione della destra. Viene da chiedersi come le Aziende sanitarie giustificheranno queste assunzioni e se la Regione Abruzzo continuerà a chiudere un occhio sull’operato dei Dirigenti anche davanti a questa situazione».
«Da quanto apprendiamo, infatti, la Asl di Pescara, procede con l’assunzione di 5 nuovi amministrativi attingendo dallo scorrimento di una Bando del 2021 e, leggendo i nomi, sembra che tra gli assunti in extremis ci sia anche un Consigliere comunale di Forza Italia. La Asl di Chieti non è da meno visto che ha in essere un concorso per 20 amministrativi con chiusura delle iscrizioni a maggio, in totale spregio alla normativa di reclutamento del pubblico impiego e senza pubblicare il bando su sulla piattaforma ministeriale inPA.gov. E nella Asl di Teramo sembra che l’assunzione sia stata suffragata, nelle motivazioni della specifica Delibera, dalle dichiarazioni a mezzo stampa del Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, che per i vertici della Asl teramana sembra abbiano assunto il rango di “fonte normativa”, tanto da confutare le direttive del Dipartimento Regionale della Sanità alle Asl abruzzesi! La stessa azienda sanitaria, dopo meno di 24 ore dall’adozione, ha deciso di ritirare la Delibera in attesa di motivarla meglio», sottolineano analizzando le tre Asl.
«Quello che esce in questi ultimi giorni è l’ennesima fotografia allarmante e sconcertante della sanità abruzzese sulla quale chiederemo chiarimenti alla Regione Abruzzo e ai Direttori delle Asl di Pescara, Teramo e Chieti che dovranno dare risposte nelle sedi opportune, certo non saranno i cittadini a pagare questo ennesimo pasticcio della destra abruzzese», concludono.
Cavallari e Menna: «Tra Verì e i direttori delle Asl qualcuno è di troppo»
«Leggere di assunzioni fatte sul filo di lana da parte delle Asl regionali, in particolare quella di Pescara , ovvero a ridosso e per aggirare il divieto imposto dal dipartimento sanitario regionale, ci lasciano basiti e arrabbiati, perché ciò rappresenta l’ennesimo schiaffo verso noi rappresentanti della massima istituzione regionale ma soprattutto verso tutti gli abruzzesi», commentano i consiglieri di Abruzzo Insieme Vincenzo Menna e Giovanni Cavallari.
«Siamo andati oltre dal semplice adagio la mano destra non sa quello che fa la sinistra c’è in realtà un disconoscimento e un rifiuto, da parte della ASL di Pescara e Teramo, ad allinearsi a quanto il dipartimento sanità prescrive; su questo attendiamo di conoscere come intenderà reagire l’Assessore Verì, perché siamo di fronte ad un vero e proprio ammutinamento. Spiace inoltre che di tutte le criticità che investono le Asl regionali, i direttori delle aziende di Teramo ma soprattutto Pescara, guardino solo quelle amministrative e le carenze sui servizi agli utenti, tipo le lungaggini per effettuare visite specialistiche, sono aspetti che vengono in secondo piano?? Riteniamo onestamente che si sia oltrepassato il limite della decenza: non stiamo discutendo sulla forma, il cui approfondimento verrà fatto nelle sedi opportune ( in primis nella Commissione Vigilanza per la quale annunciamo sin d’ora che chiederemo una seduta dedicata su questo tema) quanto sull’opportunità di certe scelte e decisioni, che peraltro screditano l’autorità del Governo Regionale e dell’assessorato competente. È evidente che tra la Verì e i direttori della Asl Teramo e Pescara qualcuno sia di troppo», concludono.