25 Aprile 2025 - 19:06:02

di Tommaso Cotellessa

Un’irruzione in piena regola con interruzione di pubblico servizio è quella descritta sui social da Marcello De Angelis, titolare dell’attività Carrefour Express situato ai Quattro Cantoni, nel pieno centro storico dell’Aquila.

Il titolare dell’attività, in un post su Facebook, ha raccontato che nella mattinata, attorno alle 12:12, un gruppo di manifestanti di circa 20-25 persone, munite di striscioni e oggetti non identificati sporcati di “sangue”, hanno fatto irruzione all’interno del punto vendita generando confusione e tensione tanto nel personale in servizio quanto nella clientela presente nel negozio.

Nel raccontare quei momenti e la sua reazione De Angelis scrive «Inizialmente, ho provato incredulità di fronte a quanto stava accadendo e ho notato gli sguardi attoniti dei numerosi turisti presenti, in particolare quello impaurito dei tanti bambini. Ho ritenuto giusto invitare il corteo a manifestare in un luogo adeguato e non all’interno di un esercizio pubblico. Tuttavia, loro si sono bloccati, impedendo l’uscita ai clienti e bloccando l’attività».

Dinanzi a tale situazione, nel trovarsi difronte ad un’interruzione di pubblico servizio, il titolare – consapevole della presenza di telecamere – ha poi deciso di invitare i manifestanti ad uscire dal locale e ha provveduto a contattare le forze dell’ordine.

Tuttavia, procedendo nella narrazione del racconto il titolare dell’attività riferisce che, nel momento in cui ha invitato ad uscire il gruppo di persone che avevano generato caos nel supermercato, due noti rappresentanti locali hanno accusato il personale di essere “assassini” e complici di un “genocidio”, scagliandogli contro oggetti non identificati.

«Quello che ci rattrista di più – conclude De Angelis – sono le offese gratuite e pesanti rivolte a me e ai miei collaboratori, che ogni giorno si impegnano al massimo per offrire un servizio alla comunità, anche durante le festività e le commemorazioni».

Nel concludere il post il titolare invoca vergogna e scuse da parte di chi si è reso protagonista di questo gesto efferato, che non solo ha provocato disagi per l’attività e i presenti, ma rappresenta anche una mancanza di rispetto per chi manifesta in modo consono. A tutela dei dipendenti, dei clienti e dell’attività De Angelis ha annunciato azioni legali.

L’Anpi L’Aquila: «Vile provocazione che si scarica su lavoratori incolpevoli»

L’Anpi dell’Aquila ha espresso una dura condanna nei confronti di quanto avvenuto. In una nota firmata dal coordinatore dell’Anpi Abruzzo Fulvio Angelini i vertici dell’associazione scrivono:

Quella di oggi è stata una grande giornata di memoria e partecipazione. Tanti uomini, donne e giovani hanno riempito il centro storico della nostra città per celebrare un anniversario importante quello della Liberazione del nostro Paese dalla dittatura nazifascista. A 80 anni da quel 25 aprile del 1945 abbiamo voluto far camminare i sogni di un futuro più giusto, di una pace fondata su solidi principi e della democrazia sulle nostre gambe. Condanniamo perciò nel modo più assoluto quanto accaduto nel punto vendita di Carrefour gestito da Marcello De Angelis e la vergognosa l’aggressione contro i lavoratori e le lavoratrici a cui mostriamo piena solidarietà. L’azione violenta compiuta da un piccolissimo gruppo di estremisti, dai quali ci dissociamo apertamente, rappresenta un gesto grave e inaccettabile, che non esprime alcuna solidarietà nei confronti della sacrosanta causa palestinese, ma si riduce ad una vile provocazione che si scarica su lavoratori incolpevoli e offusca l’impegno dell’Anpi e di tutto il mondo democratico e antifascista che oggi ha pacificamente manifestato!
Questa giornata non può essere sporcata da quanto avvenuto, perché la nostra posizione è ferma e inequivocabile. Il 25 aprile è una festa che merita rispetto».

Fratelli d’Italia: «Dalla sinistra clima di odio ideologico»

La coordinatrice di Fratelli d’Italia L’Aquila Daniela Ianni ha espresso una dura condanna nei confronti dell’azione messa in atto dal gruppo di manifestanti e esprime, a nome dell’intero partito, piena solidarietà e vicinanza ai clienti che si sono ritrovati, loro malgrado, coinvolti in una situazione di grande disagio e tensione, così come al titolare del punto vendita, imprenditore aquilano che con serietà e impegno contribuisce ogni giorno alla vita economica del centro storico e alla rinascita della nostra città.

«È profondamente simbolico, e al tempo stesso paradossale, – scrive Ianni –che proprio nel giorno dedicato alla libertà e alla democrazia si sia consumato un gesto che ne rappresenta la negazione più brutale. Quando gli autoproclamati antifascisti impediscono con la forza a qualcuno di lavorare, manifestare, parlare o semplicemente esprimere un’opinione diversa, non stanno difendendo la democrazia: la stanno seppellendo. È evidente come, nel nome della lotta al fascismo, adottino metodi che al fascismo storico somigliano fin troppo. Alla fine, i veri fascisti sono spesso quelli che gridano più forte di essere antifascisti. L’Aquila è una città che crede nella libertà, nel rispetto reciproco e nella legalità. Non permetteremo che venga trascinata in un clima di odio ideologico che la sinistra sta impostando, e che richiama esplicitamente al conflitto sociale che genera violenza. Continueremo a difendere con determinazione i valori della democrazia, della libertà d’impresa e del rispetto per ogni cittadino» così si conclude la nota.

Forza Italia: «La violenza non ha colore ma sempre lo stesso volto»

Anche il coordinatore comunale di Forza Italia Stefano Cappetti ha condannato con forza quanto avvenuto. «In una giornata che dovrebbe unire nel ricordo della Liberazione, abbiamo assistito a un episodio che tradisce profondamente i valori di democrazia e pluralismo – scrive Cappetti – questo atto di intimidazione e violenza, perpetrato da chi si professa paladino della libertà, ricorda tristemente le modalità dello squadrismo che la storia ci ha insegnato a condannare. È inaccettabile che, nel nome di un antifascismo distorto, si impedisca il libero esercizio di un’attività commerciale e si aggrediscano verbalmente lavoratori onesti. Questi comportamenti non solo tradiscono lo spirito della Resistenza, ma minano le fondamenta della nostra democrazia. Esprimo la mia piena solidarietà ai titolari e ai collaboratori delle attività coinvolte che, anche oggi, hanno scelto di onorare il 25 aprile lavorando con dedizione e senso civico. In una giornata dedicata alla Libertà, non può esserci spazio per la violenza, l’intolleranza e l’intimidazione. Chi manifesta ha il dovere di farlo nel rispetto delle persone e delle regole democratiche».

I gruppi di opposizione: «Il 25 aprile è una festa che merita onore e rispetto»

«Oggi, il centro dell’Aquila e le sue frazioni sono state attraversate da manifestazioni partecipatissime per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione dalla dittatura nazi-fascista. Sono stati ricordati con gratitudine le donne e gli uomini che, con il loro coraggio, hanno realizzato il sogno della democrazia, regalandoci una Costituzione che, ancora oggi, è l’architrave indispensabile del nostro vivere comune».

Così, in una nota, i consiglieri comunali Stefania Pezzopane, Paolo Romano, Lorenzo Rotellini, Alessandro Tomassoni, Stefano Albano, Stefano Palumbo e Simona Giannangeli. 

«Per questo, prendiamo le distanze da quanto accaduto nel supermercato Carrefour del centro storico, fatto oggetto di una “manifestazione” autonoma e violenta che nulla aveva a che fare con le celebrazioni per l’anniversario della Liberazione, che aveva altre parole e altri obiettivi che nulla hanno a che fare con il 25 aprile e il suo portato sociale, culturale e politico».

«Condanniamo l’aggressione messa in atto contro i lavoratori e le lavoratrici del supermercato, il titolare Marcello e tutti i clienti presenti a cui vogliamo dare la nostra piena solidarietà e vicinanza. Non consentiremo che questa giornata di memoria  e partecipazione venga offuscata da quanto accaduto ne’ che, peggio, cio’ venga strumentalizzato politicamente da chi, proprio sfruttando l’eco del 25 aprile e oltremodo disturbato dall’ottima riuscita della giornata, intende ancora una volta trovare “sponde”  per  sviarne il potente messaggio e tradirne i sani principi e valori storici. Il 25 aprile è una festa che merita onore e rispetto».