28 Aprile 2025 - 19:21:37

di Tommaso Cotellessa

Sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico si acuisce lo scontro politico cittadino, tracciando due visioni opposte di città. A rappresentare il fronte progressista sono Pierluigi Iannarelli, segretario cittadino di Sinistra Italiana, Lorenzo Rotellini, capogruppo in Consiglio comunale di Alleanza Verdi e Sinistra, e Simona Giannangeli, capogruppo di L’Aquila Coraggiosa, che con una nota congiunta rispondono duramente al comunicato dei capigruppo di centrodestra.

Al centro della polemica, la protesta degli attivisti Pro-Pal organizzata il 25 aprile all’interno del Carrefour, duramente criticata dalla maggioranza, che ha inoltre annunciato l’intenzione di avviare le procedure per lo sgombero di Casematte, il centro sociale nato nel 2009 nell’area dell’ex manicomio di Collemaggio.

Una proposta che le forze della sinistra definiscono “vergognosa”, accusando il centrodestra di voler cancellare un presidio sociale e culturale che da oltre quindici anni sostiene la rete di solidarietà cittadina.

Nella loro nota, Iannarelli, Rotellini e Giannangeli criticano aspramente l’approccio dell’amministrazione comunale ai temi della sicurezza e delle questioni sociali, denunciando l’assenza di risposte concrete di fronte alle emergenze umanitarie.

«Mentre la città affronta l’ennesima tragedia, con la morte di un senzatetto di origini nordafricane trovato senza vita in una scuola abbandonata dal 2009 – scrivono i rappresentanti della sinistra – l’unica risposta del centrodestra è invocare sgomberi e repressione».

Nessuna parola sarebbe stata spesa, accusano, sulla morte dell’uomo, che rappresenta «l’ennesima vittima di un vuoto sociale che affligge la nostra comunità».

Le critiche si allargano alla gestione generale delle politiche sociali. «Si spendono milioni in telecamere e strumenti di repressione – sottolineano – mentre si investe pochissimo in prevenzione sociale, in piani per i giovani, per chi vive ai margini. I vuoti della città non sono solo negli edifici ancora inagibili: sono vuoti politici e morali».

Particolarmente duro è anche il giudizio sull’operato del sindaco Pierluigi Biondi, accusato di essere «più impegnato nella propria ascesa personale che nella cura della città. Mentre la città affronta drammi sociali – osservano – il sindaco era in Giappone per incontri istituzionali. Nessuno nega l’importanza delle relazioni internazionali, ma ci chiediamo che senso abbia essere a migliaia di chilometri mentre a casa restano scuole non ricostruite, transenne dal 2009 e interi edifici pubblici abbandonati».

Non risparmiano critiche neanche ai costi dei viaggi istituzionali: “Solo pochi mesi fa, il sindaco ha speso oltre 14mila euro per un viaggio di dieci giorni in Australia. Ci chiediamo se non fosse bastata una videoconferenza“.

«Nel frattempo – proseguono – il centro storico della nostra città resta deserto, ostile alla vita sociale e culturale».

«A differenza del centrodestra – concludono – noi non alimentiamo allarmi: analizziamo i problemi e cerchiamo soluzioni reali. Siamo dalla parte di chi soffre, di chi denuncia e di chi costruisce alternative. Chiediamo meno viaggi e più attenzione ai drammi veri di questa città. La sicurezza non si ottiene con la repressione, ma garantendo lavoro, casa, scuola, inclusione, dignità e diritti».