30 Aprile 2025 - 19:36:08

di Tommaso Cotellessa

Il disavanzo sulla sanità abruzzese, secondo quanto contenuto all’interno della delibera di Giunta sulla copertura del disavanzo, supera nettamente la cifra di 80 milioni di euro, di cui si era parlato finora, andando a superare quota 100 milioni.

La notizia ha provocato una vera e propria alzata di scudi nei confronti dell’amministrazione regionale, già bersagliata dalle opposizione in questi mesi sul tema della sanità e del conseguente aumento delle tasse.

Paolucci (Pd) «si va verso supertassa e commissariamento»

Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, ha dichiarato in una nota che si tratta di un dato che «smentisce in maniera definitiva e pubblica le rassicurazioni fornite finora dalla destra e che testimonia il fallimento di Marsilio anche nella programmazione sanitaria in Abruzzo». L’esponente del Partito Democratico infatti sostiene che in seguito alla rilevazione di un disavanzo tanto ingente, oltre l’addizionale irpef già approvata, l’amministrazione si vedrà costretta a disporre ulteriori tagli.

«Si va profilando – scrive Paolucci – un disavanzo abissale di almeno 120 milioni di euro che rende impossibile approvare il programma operativo 2024/2026, atto che sconta già un ritardo di 18 mesi, confermando lo sbando del sistema sanitario abruzzese. In questo contesto il rischio non è solo quello che si arrivi a nuove super tasse, ma anche un nuovo commissariamento diventa sempre più probabile».

Pavone e Sottanelli (Azione) «Così il futuro è solo commissariamento o nuove tasse»

Dello stesso avviso è anche il gruppo regionale di Azione, il quale si è visto respinto in commissione sanità una risoluzione che chiedeva trasparenza sui conti della sanità abruzzese, un piano industriale dettagliato e impegni chiari per contenere il disavanzo e garantire servizi sanitari adeguati. Secondo Azione, il rischio di un ulteriore prelievo fiscale permanente sui cittadini abruzzesi diventa sempre più concreto in assenza di una strategia credibile di rientro.

«Non è più tollerabile – ha dichiarato il capogruppo in Consiglio regionale Ennio Pavoneche si chiedano sacrifici ai cittadini senza offrire in cambio maggiore efficienza e un controllo serio della spesa. Con una sanità che costa quanto la media nazionale ma con LEA tra i più bassi del Paese, il sistema è evidentemente fuori controllo».

Anche il deputato Giulio Sottanelli è intervenuto sull’argomento sostenendo in maniera definitiva che «Il futuro, a questo punto, sarà o un commissariamento entro l’anno o un ulteriore aumento della pressione fiscale». Quella invocata da Azione in ultima istanza è «un’inversione di rotta immediata».

Taglieri e Alessandrini (M5S) «Marsilio e Verì responsabili di un disastro senza precedenti»

Un quadro decisamente allarmante emerge anche dal comunicato diffuso dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri e Erika Alessandrini, i quali nel descrivere la situazione vissuta quotidianamente nell’ambito della sanità abruzzese, denunciano con fermezza:

«La sanità crolla e il centrodestra fa pagare il conto ai cittadini, invece di assumersi le proprie responsabilità. Il rischio ora è concreto: l’intervento dello Stato e il commissariamento della sanità regionale, con ulteriori rincari automatici delle aliquote fiscali. Un’onta che l’Abruzzo non merita, ma che sarà inevitabile se non si cambia immediatamente rotta. Il Movimento 5 Stelle Abruzzo dice basta. Basta bugie, basta manovre contabili, basta propaganda»

Ciò che i pentastellati invocano è il una presa di responsabilità e la stesura di un piano straordinario per salvare la sanità pubblica in Abruzzo. In aggiunta Alessandrini e Taglieri invocano le dimissioni dell’intera Giunta Marsilio con l’accusa di essere «gli unici responsabili politici di un disastro epocale».

La proposta di Ali Abruzzo «No all’aumento dell’Irpef, serve confronto»

Fra gli intervenuti sul tema anche l’associazione Ali Abruzzo che ha invocato una presa di posizione dei comuni abruzzesi al fine di avanzare in maniera compatta una proposta concreta alla Regione Abruzzo. La proposta, illustrata da Alessandro Paglia direttore di ALI Abruzzo, è quella di far sì che i comuni prendano posizione attraverso un atto ufficiale, come un ordine del giorno, da approvare nei Consigli al fine di avviare un confronto con i territori e i Comuni, con le forze sociali e istituzionali, per individuare soluzioni condivise che non gravino sui cittadini abruzzesi. La richiesta rivolta alla Giunta è «di istituire un tavolo tecnico, con rappresentanti degli enti locali e delle forze sociali, per individuare i necessari risparmi di spesa, le misure di razionalizzazione e per rimuovere le cause che hanno portato alla creazione del disavanzo di bilancio e garantire un approccio proporzionale al reddito nelle aliquote regionali, eliminando al contempo l’aumento previsto pari a circa 40 milioni di euro a carico dei cittadini abruzzesi».