16 Maggio 2025 - 15:38:56

di Martina Colabianchi

I giudici amministrativi del Tar Abruzzo hanno considerato legittima l’ordinanza con cui il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, ha imposto la chiusura della casa famiglia di via Santa Maria a San Pelino. Lo hanno messo nero su bianco nel testo dell’ordinanza cautelare con cui respingono la richiesta di riapertura della struttura, da parte della Fondazione “San Michele Arcangelo Patrono Italy Onlus”.

Il provvedimento del primo cittadino è stato ritenuto dai giudici dell’Aquila legittimo perché avrebbe tutelato sia la sicurezza di residenti, sia la salute dei minori stranieri non accompagnati ospitati nella casa famiglia. «Il Tribunale amministrativo regionale, respingendo la richiesta di sospensione del provvedimento con cui ho ordinato la chiusura della struttura di San Pelino – spiega il sindaco – ha riconosciuto, in maniera evidente e incontrovertibile, la serietà e la correttezza della nostra azione amministrativa».

La decisione era stata presa a seguito dei numerosi furti nella frazione di San Pelino e la rilevata esistenza, a seguito dei sopralluoghi effettuati dai carabinieri, dai servizi sociali e dagli agenti della Polizia locale, di gravi problemi di igiene pubblica e sanità all’interno della struttura: sporcizia diffusa, impianti fuori norma, assenza di certificazioni antincendio, mobili precari, presenza di soggetti con precedenti penali e nuclei vulnerabili, tra cui una madre con due bambini piccoli.

Si tratta di una prima vittoria sul piano giudiziario in attesa che il Tar entri nel merito della vicenda e si esprima in maniera definitiva. «Abbiamo agito con fermezza – ricorda Di Pangrazio per difendere la salute pubblica, l’ordine e la serenità dei cittadini di San Pelino: accogliere persone fragili non significa abbandonarle in contesti indegni, ma garantire loro condizioni di vita sicure e dignitose».

Dagli elementi di valutazione acquisiti in corso di causa, «non emergono – scrivono i giudici nell’ordinanza – profili che inducono ad una ragionevole previsione sull’esito favorevole del ricorso, anche in considerazione dell’ampia motivazione del provvedimento impugnato».

«La legalità e la sicurezza non sono negoziabili conclude il sindaco e questa ordinanza cautelare del Tar rafforza la nostra linea: Avezzano è una città in cui la buona qualità della vita viene tutelata attraverso il rispetto delle regole, del decoro e delle persone». Il Comune è stato rappresentato sul piano legale dall’avvocato Mario Limone.