19 Maggio 2025 - 11:23:33

di Beatrice Tomassi

Il 19 maggio ricorre la memoria di una figura emblematica di umiltà e riconciliazione cara all’Abruzzo e, in particolare, al suo capoluogo. Parliamo di San Pietro Celestino V, al secolo Pietro Angelerio ma meglio conosciuto come Pietro del Morrone, eletto papa all’unanimità il 5 luglio 1294.

Un ruolo che dapprima rifiutò, ma che poi accettò decidendo di essere incoronato a L’Aquila, nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, e non a Roma, come è invece prassi. Durante la cerimonia di ordinazione, con la bolla Inter Sanctorum sollemnia, concesse per la prima volta nella storia cristiana l’Indulgenza plenaria a tutti i fedeli che, confessati e pentiti dei propri peccati, avessero attraversato la Porta Santa della Basilica tra i vespri del 28 agosto e la sera del 29 di ogni anno.

Fu un vero e proprio punto di svolta.

Fino ad allora, infatti, il perdono di tutti i peccati era concesso solo ai crociati in partenza per la Terra Santa e ai pellegrini che si recavano ad Assisi. Appannaggio per lo più dei ricchi, che in cambio di sostanziose elemosine avrebbero ottenuto almeno la remissione parziale dei peccati, a L’Aquila il Perdono sarebbe, invece, stato rinnovato annualmente e concesso anche ai poveri ed ai diseredati. 

Celestino fu canonizzato il 5 maggio 1313 da papa Clemente V. Le sue spoglie, inizialmente custodite nella Chiesa di Sant’Agata a Ferentino, furono sottratte di nascosto e portate a L’Aquila, proprio nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove tutt’ora riposano. Nel mausoleo, realizzato dallo scultore ed architetto Girolamo da Vicenza, anche l’urna realizzata dallo storico orafo gioielliere aquilano Luigi Cardilli, tra il novembre 1972 e il luglio 1973. Reliquia unica frutto di un lavoro minuzioso, omaggiata nel 2009 da Papa Benedetto XVI con il Pallio che gli era stato imposto nella celebrazione di inizio del suo Pontificato.

La fede e la ricerca del perdono di Celestino V sono giunte così fino a noi, ribadite anche il 28 agosto 2022 da Papa Francesco, in visita pastorale a L’Aquila proprio in occasione della Perdonanza Celestiniana.

E dunque in questa giornata, con l’anno giubilare a fare da cornice, L’Aquila torna a ricordare una figura, quella di Celestino V, tra l’altro compatrono della città, che ha fatto la sua storia accrescendo il legame con i Papi nel solco del Perdono.