20 Maggio 2025 - 11:06:43

di Martina Colabianchi

C’è un filo invisibile che unisce le rotte del Mediterraneo alle strade polverose dell’Africa occidentale, passando per i territori feriti della Cisgiordania. È il filo delle storie che chiedono di essere ascoltate, delle vite che cercano dignità oltre i confini e le frontiere. Il Festival delle Culture 2025 prosegue il suo viaggio tra popoli e diritti umani, portando a L’Aquila testimoni d’eccezione e racconti che sanno toccare il cuore.

Si comincia martedì 20 maggio con un appuntamento dedicato al tema delle migrazioni. Ospite speciale sarà Don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans, voce autorevole dell’accoglienza e della solidarietà. Con il suo libro “Salvato dai migranti”, Don Ferrari racconta l’esperienza vissuta a bordo della nave Mare Jonio, dove ha incontrato gli sguardi e le storie di chi attraversa il mare sfidando la morte per cercare un futuro.

Nel pomeriggio, spazio al cinema del reale con la proiezione de “I senza nome” di Francesco Paolucci, che sarà presente per incontrare il pubblico. Giornalista e documentarista, Paolucci ha fatto delle storie degli ultimi il cuore del proprio lavoro, raccontando con sguardo partecipe le vite di chi resta invisibile nei nostri contesti urbani e sociali.

In serata, il testimone passa a Piero Cannizzaro, regista e documentarista di lungo corso, autore di numerosi reportage per Rai e cinema, sempre attento ai temi delle culture marginali e del Sud globale. Con “Storie d’Africa” ci accompagna tra Senegal, Costa d’Avorio e Guinea, per raccontare i sogni di chi parte e le scelte coraggiose di chi resta, costruendo nel proprio villaggio una nuova possibilità di vita.

In entrambe le occasioni, a dare voce alle riflessioni e a moderare gli incontri saranno proprio i ragazzi del Festival delle Culture: giovani provenienti da storie di migrazione, oggi protagonisti di un percorso di cittadinanza attiva. Con i loro interventi, offriranno uno sguardo diretto e autentico sui temi affrontati, trasformando il festival in un luogo vivo di confronto e dialogo tra generazioni e culture.

Mercoledì 21 maggio sarà il giorno di uno degli eventi più attesi: la proiezione di “No Other Land”, vincitore dell’Oscar 2025. Un documentario che è già un simbolo, nato dall’incontro tra artisti e attivisti israeliani e palestinesi che, per quasi dieci anni, hanno documentato le espulsioni forzate nella regione di Masafer Yatta, in Cisgiordania.

In questo scenario di distruzione e ingiustizia, il film riesce a raccontare anche la nascita di un’amicizia capace di sfidare l’odio: quella tra Basel Adra, giovane attivista palestinese, e Yuval Abraham, giornalista israeliano. Un legame che ci ricorda, con la forza semplice dei gesti quotidiani, che “anche dove tutto sembra perduto, può esserci ancora una casa: l’incontro con l’altro”.

La riflessione sarà arricchita dagli interventi di Mjriam Abu Samra, ricercatrice presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, esperta di migrazioni e studi post-coloniali, e di Simona Troilo, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi dell’Aquila.

Il Festival delle Culture 2025 è un invito ad ascoltare, comprendere e – senza clamore, ma con convinzione – a scegliere l’umanità.

È opportuno prenotare il proprio posto gratuito dalla pagina https://www.laquilafilmfestival.it/festival-delle-culture-2025-laquila-film-festival/.