21 Maggio 2025 - 06:40:51
di Redazione
La gran parte della seduta del Consiglio di ieri è stata dedicata al confronto sul progetto di legge n. 73 “Disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto semestre 2024”.
Il provvedimento non era incluso nell’ordine del giorno iniziale ed è stato inserito durante i lavori, con decisione assunta a maggioranza, e la contrarietà dei consiglieri di opposizione. La legge, che individua le risorse per la copertura del disavanzo per un ammontare complessivo di 113.064.242,05 euro, è stata approvata a maggioranza con il voto contrario dei gruppi di centrosinistra.
«Il Consiglio regionale ha dato una risposta concreta e tempestiva, con una legge arrivata in Commissione ieri mattina e approvata in Aula in tarda serata – ha dichiarato il presidente Lorenzo Sospiri -. Tempi stretti, ma necessari a rispettare gli accordi intercorsi con il Governo. Grazie a un ottimo lavoro di squadra tra Esecutivo regionale e Assemblea legislativa, siamo riusciti a traghettare l’Abruzzo in acque sicure e garantire la tenuta del sistema sanitario».
Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore al Bilancio, Mario Quaglieri: «Abbiamo avviato un confronto sul debito all’ultimo tavolo di monitoraggio con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Alcune voci di spesa non sono state però considerate, per cui è stata applicata la quota massima di disavanzo pari a circa 113milioni di euro, è dunque necessario varare la copertura finanziaria, ma ci sarà un nuovo confronto al Tavolo del consuntivo convocato per la prima decade di luglio».
La legge, per l’anno 2025, prevede le seguenti misure: utilizzo del maggior gettito derivante dalla rideterminazione delle aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef per scaglioni di reddito, “definitivamente quantificato nell’importo di euro 42 milioni 500mila euro per gli effetti della successiva stima comunicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”, si legge nell’atto. L’importo residuo di euro 70.564.242,05 euro deriverà: per 37.607.544,20 euro “in conto anticipazione dalle eccedenze del gettito tributario 2024, incassate sul conto sanità il 31 gennaio 2025”; per circa 20 milioni di euro da fondi di accantonamento 2024 e 2025; e, infine, con una “riduzione lineare delle dotazioni di spesa, non vincolata, tuttora disponibili sul triennio 2025/2027, con esclusione di quelle riconducibili alle funzioni fondamentali, alle spese di personale, a quelle relative all’indebitamento e di natura sociale, ed infine ai cofinanziamenti dell’Ente, tuttora disponibili sull’esercizio corrente del vigente Bilancio di Previsione, per l’importo complessivo di euro 12.956.697,85”, così come rilevato nella delibera di Giunta della proposta di legge approvata oggi.
Un vero e proprio «tradimento» lo definisce il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.
«Prima hanno mentito nascondendo una montagna di debito e di deficit del 2024, poi via via lo hanno riconosciuto e oggi portano in Aula una variazione di bilancio che, per coprire quel debito, introita le tasse in più che pagheranno gli abruzzesi e decine e decine di milioni di euro per quattro anni, addirittura, in tutti i settori vitali della nostra regione: dall’agricoltura alle politiche giovanili, ai trasporti, allo sviluppo economico – dichiara -. Davvero questa Giunta ha fallito da ogni punto di vista, perchP hanno prodotto una sanità che dà molti meno servizi, produce molta più mobilità, molte più liste d’attesa e che non ha fatto altro che far aumentare le tasse ai cittadini per colpa loro, producendo anche molti tagli alle spese sensibili di questa regione».
Molto duro anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri, che definisce il voto del provvedimento «un fatto gravissimo, frutto di un’azione prepotente e arrogante, che certifica, una volta di più, l’opacità e l’irresponsabilità con cui viene gestita la crisi finanziaria della Regione Abruzzo. Una crisi che, settimana dopo settimana, diventa sempre più grave e pericolosa per tutti gli abruzzesi».
«Come Movimento 5 Stelle abbiamo chiesto più volte, in sede istituzionale, di conoscere nel dettaglio dove e come verranno tagliati i 50 milioni di euro previsti dal provvedimento. Abbiamo anche richiesto formalmente di audire i direttori di dipartimento, per avere risposte puntuali e trasparenti, ma da parte della maggioranza del presidente Marsilio abbiamo ricevuto solo silenzi e porte chiuse. Una totale assenza di confronto, a dispetto di un atteggiamento dispotico e ben lontano dal dialogo che dovrebbe contraddistinguere i componenti di un’istituzione», continua Taglieri.
«Questa manovra, presentata come un ‘risanamento’, si traduce in tagli lineari e indiscriminati che colpiranno duramente settori cruciali come i servizi sociali, la manutenzione del territorio, la cultura e il turismo. Nessuna visione, nessuna programmazione: solo l’ennesimo tentativo di tamponare una voragine finanziaria, senza assumersi la responsabilità politica di quanto accaduto. Un provvedimento che non guarda al futuro, che non garantisce prospettive e che tenta, in modo del tutto irrisorio, di tamponare l’emorragia nelle casse della Regione Abruzzo, da loro stessi creata».
«Di questi 213 milioni di disavanzo, oltre 100 milioni derivano da accantonamenti e partite di giro, cioè manovre contabili che spostano risorse da una voce all’altra senza generare risparmi veri o nuove entrate. Il rischio di commissariamento della Regione è sempre più concreto e la Giunta Marsilio, di centrodestra, cerca di evitarlo scaricando il conto sui cittadini abruzzesi. Il Movimento 5 Stelle dice basta a questa gestione improvvisata e pericolosa. Chiediamo trasparenza, verità sui conti pubblici e un piano di risanamento vero, costruito insieme ai tecnici e agli enti coinvolti, e non a colpi di tagli ciechi e blitz in Consiglio. L’Abruzzo merita rispetto – conclude -. Non saremo mai complici di chi svende i diritti dei cittadini per coprire anni di fallimenti».