23 Maggio 2025 - 17:30:18
di Tommaso Cotellessa
Rispondono in maniera compatta le forze politiche di opposizione del Consiglio comunale aquilano alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sul tema dei 150 lavoratori della Asl 1 che rischiano di perdere il posto di lavoro.
Dopo i chiarimenti dei lavoratori stessi rispetto alle parole del sindaco, i rappresentanti politici di opposizione puntano il dito contro il primo cittadino, sostenendo che egli stia venendo meno alle responsabilità che comportano i ruoli che ricopre, primo fra tutti quello di presidente del Comitato ristretto che dovrebbe vigilare sul bilancio della Asl provinciale ma anche quello presidente dell’Anci Abruzzo, l’associazione che riunisce i sindaci della nostra Regione.
«Biondi finalmente getta la maschera, esce dal rifugio in cui aveva provato a rinchiudersi, e mette la faccia sulla – mala – gestione della sanità regionale del sodale Marco Marsilio – scrivono esponenti del Pd, Avs, L’Aquila Nuova, L’Aquila Coraggiosa e del gruppo misto – Lo fa, come d’abitudine, mistificando e insultando; d’altra parte, l’indole la conosciamo».
«Biondi volta le spalle alle lavoratrici e ai lavoratori – incalzano gli esponenti nella nota – accusandoli goffamente di volere il congelamento della graduatoria concorsuale: non è vero! Le lavoratrici e i lavoratori stanno chiedendo, semplicemente, di utilizzare il tempo di attesa consentito dalla normativa per avviare un tavolo tecnico-politico-sindacale volto a individuare una soluzione che tuteli tutti e tutte. Se è giusto garantire i diritti di coloro che hanno superato il concorso, e ci mancherebbe altro, è altrettanto giusto tutelare lavoratrici e lavoratori che, da vent’anni, hanno garantito l’operatività della nostra azienda sanitaria, pur in stato di precarietà e incertezza».
Quella delle forze di opposizioni è una ferma presa di posizione al fianco dei precari della Asl, i quali per gli esponenti politici stanno subendo una ingiustizia inaccettabile. L’invito rivolto a Biondi nella nota, più che di adottare un tono «sprezzante», che i lavoratori non meritano, è quello di considerare il contraccolpo economico che subirebbe la città con la perdita di così tanti posti di lavoro.
L’affondo si fa poi ancor più pesate nei confronti del primo cittadino, allargandosi sul più ampio tema della sanità locale:
«Si dovrebbe vergognare, Biondi. Si dovrebbe vergognare per le sue parole, e ancor di più per il silenzio di questi anni, ‘zitto e buono’ dinanzi allo sfascio della sanità del territorio ad opera di Marsilio. Per esigenze di partito, il sindaco dell’Aquila ha fatto finta di non vedere il disastro economico gestionale che, oggi, rischia di costare il posto di lavoro a 150 persone. Biondi è rimasto silente mentre si accumulavano debiti per oltre 200 milioni di euro, ad un ritmo di 24mila euro all’ora, a fronte di un peggioramento drastico dei servizi offerti; è rimasto silente dinanzi alle liste d’attesa che aumentavano in modo esponenziale, costringendo oggi cittadine e cittadini a curarsi altrove o rinunciare alle cure; è rimasto silente al depauperamento del personale, con medici e infermieri costretti a turni massacranti pur di dare risposta di salute ai pazienti; è rimasto silente dinanzi alla scelta politica di cancellare la medicina territoriale, portando dentro l’ospedale persino le Case di comunità; è rimasto silente dinanzi alla scellerata scelta della giunta Marsilio di alzare le tasse alle abruzzesi e agli abruzzesi per coprire i debiti di una gestione fallimentare».
In questo scenario i rappresentanti delle opposizioni assicurano la propria presenza e il proprio impegno ai precari della asl e all’intera cittadinanza al fine di garantire il diritto ad una sanità pubblica di qualità.
Il prossimo appuntamento è fissato per mercoledì 28 maggio con la conferenza dei capigruppo richiesta sul tema dalle opposizioni stesse.
«Di questo, Biondi può essere certo – chiosano gli esponenti – saremo noi gli scudi umani a difesa della sanità pubblica e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, come abbiamo sempre fatto, da postazioni di governo e di opposizione, per i precari del Comune così come per gli operatori dei call center e per i lavoratori di Abruzzo Engineering».