25 Maggio 2025 - 08:11:12

di Marco Giancarli

Sono arrivate questa mattina prestissimo le funi che andranno a sostituire quelli esistenti sulla funivia del Gran Sasso. Le prime due bobine di fune in acciaio hanno ciascuna il peso di 62 tonnellate, lunghezza di oltre 3 chilometri e diametro di circa 57 mm.

Partite il 19 maggio dalle Alpi svizzere, le bobine hanno attraversato mezza penisola e percorso l’ultimo tratto passando per Bussi fino alla suggestiva galleria della Madonna d’Appari, a Paganica.

Un intervento attesissimo per tutto il comprensorio e che fa entrare nel vivo le operazioni di cantiere dopo lo stop della stagione sciistica con il fermo della funivia al 27 aprile scorso.

Le nuove funi – in tutto saranno quattro – sono prodotte da una ditta specializzata svizzera. La sostituzione, che proseguirà fino a luglio, consentirà la riapertura dell’impianto nel mese di agosto. I lavori sono interamente finanziati dal Comune dell’Aquila, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro, grazie a una applicazione dell’avanzo di bilancio, e ottenendo, nel frattempo, dal MIT, ulteriori 3milioni e mezzo di euro che saranno utilizzati per la revisione generale dell’impianto.

Questa mattina presenti sul posto all’arrivo dei mezzi speciali che hanno trasportato il carico eccezionale, il consigliere delegato per la montagna Luigi Faccia ed il consigliere Livio Vittorini, oltre ai tecnici comunali che si sono interessati dall’inizio di questa vicenda.

«L’arrivo delle nuove funi è un passaggio fondamentale per restituire piena operatività alla Funivia del Gran Sasso, un’infrastruttura chiave per il turismo e per l’economia della nostra montagna», dichiara il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi.

«Voglio ringraziare il consigliere con delega allo sviluppo del Gran Sasso, Luigi Faccia, il consigliere Livio Vittorini, il presidente del Centro Turistico del Gran Sasso, Gianluca Museo, e tutti i tecnici che, con serietà e professionalità, stanno portando avanti questo delicato intervento. Il Comune dell’Aquila ha fatto la sua parte con determinazione: abbiamo lavorato senza sosta per reperire i fondi necessari, progettare l’intervento e bandire la gara in tempi record. Tutto questo è stato possibile solo grazie a un’amministrazione che negli ultimi anni ha ripianato debiti, ridotto drasticamente i mutui e costruito un bilancio solido, che oggi ci consente di intervenire in maniera tempestiva e autonoma su una delle nostre più importanti infrastrutture turistiche. La riapertura ad agosto sarà una conquista collettiva che darà nuova linfa al nostro territorio».

Nel frattempo, il Centro Turistico del Gran Sasso ha previsto un servizio sostitutivo con bus navetta che collegherà Fonte Cerreto a Campo Imperatore in circa 30 minuti, attivo dal 31 maggio. Nei prossimi giorni, si terrà a Fonte Cerreto un incontro con la stampa per illustrare nel dettaglio l’intervento in corso.

Adesso, tempo permettendo, si procederà con il tiraggio della prima fune portante.