26 Maggio 2025 - 13:42:05

di Martina Colabianchi

Giunge alla fine il Premio Asimov 2025 con la premiazione, svoltasi a palazzo dell’Emiciclo, delle migliori recensioni degli studenti abruzzesi che hanno partecipato al progetto, provenienti da tutta la regione.

I ragazzi, frequentanti le scuole secondarie, hanno avuto l’opportunità di leggere e recensire i libri “Più in alto degli Dèi. L’ingegneria dell’uomo prossimo venturo” di Marco Crescenzi, “Nonostante tutto. La mia vita nella scienza” di Katalin Karico‘, “Sottocorteccia. Un viaggio tra i boschi che cambiano” di Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani, “Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” di Sandra Lucente e “Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione, diversità e medicina di genere” di Antonella Viola.

Il Premio Asimov è un riconoscimento riservato ad opere di divulgazione scientifica e di saggistica scientifica particolarmente meritevoli promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il Premio coinvolge sia gli autori delle opere in lizza, sia gli studenti delle scuole secondarie di II grado che ne decretano il vincitore.

«È importante connettere i giovani con la scienza, perché è destino nostro umano quello di crescere e passare il testimone ai più giovani. Occorre quindi un impegno serio e la convinzione che questi ragazzi e ragazze hanno molto da dare, quindi dare loro la parola ci sembrava un’ottima idea e direi che ha funzionato». Così Francesco Vissani, fisico e ricercatore dei Laboratori del Gran Sasso ed ideatore, ormai dieci anni fa, del premio Asimov.

Tra i giovani recensori delle opere anche la brillante Marta D’Emidio, plurivincitrice del premio, proveniente dal liceo scientifico Galilei di Pescara.

«Questo premio è sicuramente un’opportunità, perché permette di far incontrare due mondi che a scuola vengono presentati spesso come molto diversi, ovvero quello della letteratura e quello del campo scientifico – dichiara la studentessa ai microfoni di LaQtv -. Spesso gli studenti quindi sono allontanati anche per paura dalla scienza, ma in realtà si comprende quanto questi due mondi facciano entrambi parte dell’essere umano e, dunque, devono essere esplorati insieme. Comprendere la scienza attraverso la parola è anche un modo per comprendere l’importanza di entrambi i mondi».

Il premio rappresenta anche un’ottima opportunità, per gli studenti delle scuole secondarie, per comprendere quali sono le proprie passioni e capire cosa si vuol fare “da grandi”.

«Io frequento il quinto anno, quindi ovviamente sto pensando al mio futuro – conclude Marta -. In questi tre anni mi sono posta molte domande, perché sicuramente ho interessi in campo letterario ma anche in quello scientifico, e questo premio mi ha aiutato a capire sempre di più la mia passione per la fisica aiutandomi a scegliere la mia futura facoltà universitaria».

L’incontro Premio Asimov Abruzzo è un pre-evento Sharper, la Notte Europea dei Ricercatori 2025 finanziata dalla Commissione europea ed in programma a L’Aquila a settembre di ogni anno.