06 Giugno 2025 - 09:38:05

di Redazione

I Consiglieri Gianni Padovani, Enrico Verini, Massimo Scimia, Elia Serpetti e Emanuela Iorio hanno presentato una interrogazione avente ad oggetto lo “stop” al progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale San Salvatore, «un blocco incomprensibile nel momento in cui il bando era stato già pubblicato, era stata annunciata l’aggiudicazione dei lavori entro marzo e l’avviamento delle opere per l’autunno 2025. Il Provveditorato alle Opere Pubbliche avrebbe ritirato il bando relativo all’intervento su richiesta Univaq ma le motivazioni non sono state rese note dal Rettore dell’Università».

La richiesta di Univaq di bloccare il bando, osservano i consiglieri, difetta di trasparenza essendo avvenuta improvvisamente «senza una comunicazione istituzionale da parte dell’Ateneo, la qual cosa ha determinato preoccupazione e disorientamento sia nell’opinione pubblica cittadina che all’interno della comunità universitaria, considerata la rilevanza strategica del progetto revocato e del notevolissimo valore economico dell’appalto».

Una vicenda ancora più inquietante, osservano i consiglieri comunali, se si considera che «la ricostruzione degli edifici dell’Università procede con incredibile lentezza ed in molti casi è ferma, come nel caso delle storiche sedi centrali (Via Roma, Via Cascina, ecc.). Ovunque la ricostruzione degli immobili Univaq è in gravissimo ritardo, a sedici anni dal terremoto nulla sappiamo sui lavori riguardanti importanti plessi dell’Università che impattano notevolmente sulla qualità urbana della città».

«L’Università – incalzano i consiglieri comunali – è la principale ‘azienda’ della nostra città, motore di formazione, innovazione e ricerca, ed andrebbe rilanciata nel suo ruolo istituzionale di valorizzazione economica, culturale e sociale del territorio. Questo potrà esplicitarsi non soltanto con una governance più attenta al contesto locale ma anche se l’Ateneo potrà contare su sedi ricostruite, servizi adeguati agli studenti e sul necessario sistema di sistematiche relazioni con le istituzioni locali».

L’incomprensibile decisione assunta dal Rettore «di rinviare al Governo 38,4mln di euro blocca la riqualificazione di un’area strategica dell’Aquila. Infatti il progetto posto in stand by prevedeva la realizzazione di un campus universitario moderno, con spazi per la didattica e servizi, biblioteche, ludoteche, parcheggi ed attività di supporto. Nel campus avrebbe dovuto trovare la sua sistemazione (finalmente!) anche la facoltà di Economia ad ora senza fissa dimora. Con il blocco dei primi lotti del progetto, tuttavia, tutto resta sospeso e dopo 16 anni nulla sappiamo sull’avviamento del progetto».

La qualità delle relazioni tra Comune ed Università determina la qualità della vita in Città per molteplici aspetti, pertanto la riqualificazione dell’ex San Salvatore deve preoccupare e molto l’amministrazione: «a fronte del perdurante silenzio degli organi Univaq, chiediamo quali iniziative intenda adottare il Comune dell’Aquila sulla revoca del bando da 38,4mln di euro finalizzato alla ricostruzione e riqualificazione dell’area dell’ex Ospedale San Salvatore. Riteniamo opportuno che il Comune prenda in mano la questione, strategica per il nostro futuro, ed avvii un tavolo di concertazione per recuperare la ‘distrazione’ della governance Univaq sulla ricostruzione delle sue sedi ed in primis per addivenire ad una congrua sistemazione dell’area dell’ex San Salvatore e San Basilio. Riteniamo inoltre opportuno che il Sindaco intervenga presso il Cipe, su delega di una governance Univaq in oggettiva difficoltà, affinché si possa ottenere rapidamente lo sblocco del progetto ad ora ingarbugliato da improvvide decisioni».