06 Giugno 2025 - 16:46:12
di Redazione
«Una conoscenza errata, approssimativa o volutamente distorta della situazione e che impone quindi un chiarimento».
Il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse replica alla minoranza in Consiglio comunale che ha accusato l’Ateneo di restare in silenzio sullo stop al bando di riqualificazione dell’ex ospedale San Salvatore, annunciando peraltro un’interrogazione.
«E’ assolutamente falso che l’Università dell’Aquila abbia rinviato al Governo 38,4 milioni di euro – aggiunge il rettore – L’intervento di recupero dell’ex San Salvatore è stato inserito in un programma triennale 2018-2020 su proposta dall’Università degli Studi dell’Aquila approvato in data 22.12.2017 con delibera CIPE 113/2017 per un importo complessivo di 52 milioni di euro, distribuiti su tre annualità. La delibera citata, come di prassi, finanzia però unicamente la prima annualità per un importo di 4 milioni di euro, evidentemente finalizzato alla sola progettazione, affidando l’attuazione dell’intervento al Provveditorato OO.PP. come stazione appaltante».
Il rettore aggiunge inoltre che «il considerevole lasso di tempo trascorso dalla programmazione, senza che gli interventi siano stati avviati dalla stazione appaltante, ha impedito la possibilità di richiedere l’assegnazione delle ulteriori annualità del programma e ha reso ormai inadeguata la stima dei costi a suo tempo effettuata. Tutto ciò nonostante l’Ateneo avesse elaborato e poi aggiornato uno studio di fattibilità, al fine di accelerare la realizzazione dell’intervento ritenuto prioritario anche in relazione alle necessità di collocazione definitiva dei corsi di area economica. Sorprendentemente, nel mese di marzo 2025, il soggetto attuatore, che rendiconta al CIPE (ora CIPESS) lo stato di avanzamento delle attività e che quindi avrebbe dovuto ben conoscere lo stato delle disponibilità effettive delle risorse, ha inteso emanare due bandi per l’effettuazione di interventi di solo recupero strutturale del complesso, interventi mai sottoposti all’approvazione del consiglio d’amministrazione dell’Università e che comunque non avrebbero garantito la fruibilità immediata nemmeno di una parte dello stesso, non essendo concepiti in una logica di stralci funzionali, come invece richiesto più volte dall’Ateneo in sede di incontri tecnici».
«Conseguentemente, l’Ateneo ha chiesto il ritiro dei bandi che erano stati emanati a valere su risorse non assegnate; si precisa, infine, che l’Ateneo ha presentato al CIPESS una nuova programmazione per le annualità 2025/2027, che aggiorna il precedente piano di finanziamento 2018/2020, attualmente all’esame della Struttura di Missione per la necessaria preistruttoria. In tale rimodulazione l’intervento per il San Salvatore è collocato in prima priorità. Ciò detto, è lecito chiedersi come mai questa vicenda, già spiegata pubblicamente anche a mezzo stampa, sia stata risollevata da alcuni consiglieri di minoranza attraverso un violento attacco al rettore uscente a 5 giorni dall’elezione del nuovo Rettore. Forse quei consiglieri che non toccano palla nell’assise civica pensano di poter avere un ruolo vincente nella partita per la guida dell’Ateneo, facendo proprie le fandonie di un qualche candidato? Oppure credono di poter nobilitare la nascita di un nuovo soggetto politico attraverso la menzogna e la diffamazione? Se è così, viva il vecchio, mille volte», conclude Alesse.