30 Agosto 2023 - 17:54:47

di Martina Colabianchi

Cambio di guardia per l’acquifero del Gran Sasso. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha infatti indicato Pierluigi Caputi come nuovo commissario per la sua messa in sicurezza.

Caputi sostituisce alla guida Corrado Gisonni, decaduto dall’incarico lo scorso 14 agosto.

Siamo alle solite, l’Abruzzo non piace al governo – commenta con durezza la senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo. Viene da pensarlo viste le decisioni prese a Roma e le ricadute che le stesse hanno sui nostri territori. L’ultimo caso riguarda la nomina, tra l’altro tardiva, del nuovo Commissario per l’acquifero del Gran Sasso“.

“Non sono in dubbio le qualità professionali e le alte competenze del dott. Caputi, ci mancherebbe. Si tratta di tempistica e opportunità. L’infrastruttura dà da bere a 800mila abruzzesi e negli ultimi due anni il lavoro svolto dal Commissario Gisonni è stato tanto difficile quanto encomiabile. Al prof. Gisonni va il mio personale ringraziamento per quanto fatto durante il suo mandato, lottando contro la ristrettezza dei tempi e la macchinosa lentezza della burocrazia italiana che ben conosciamo”.

Non manca una stoccata della senatrice sulmonese all’ex pentastellata Sara Marcozzi, già candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della regione e oggi in Forza Italia: “Chi oggi esulta nei tg per la nomina fuori tempo massimo, cercando visibilità politica e ostentando un interesse finora mai mostrato per l’opera, dovrebbe ricordare che lo scorso anno ‐ più precisamente nel mese di luglio 2022 ‐ fu proprio il presidente Marsilio ad elogiare il lavoro di Gisonni dicendo testualmente “finalmente abbiamo le chiavi per arrivare alla soluzione del problema…L’attività della struttura commissariale è stata molto incisiva e il professor Gisonni ha rispettato l’impegno di arrivare nel giro di due anni a portare sul tavolo di confronto una seria ipotesi progettuale“.

Quindi cosa fanno a Roma se per una volta una cosa in Abruzzo funziona? Semplice, fanno fuori chi l’ha messa a punto e la conosce meglio di altri“, continua, polemica, la senatrice.

Personalmente, è ovvio, non ho nulla contro il nuovo Commissario Caputi. Sono però consapevole di quale enorme perdita di tempo sia un avvicendamento e un passaggio di consegne ai vertici della struttura in questo momento. Si poteva evitare di indugiare ulteriormente e lasciar terminare il lavoro a chi lo ha progettato e messo sul tavolo? Certamente sì. Ma a Roma e a qualcuno in Abruzzo non importa, anzi. Grazie al Prof. Gisonni e buon lavoro al nuovo Commissario“, ha concluso.

A ritenere una non indifferente perdita di tempo il passaggio di consegne tra Gisonni e Caputi è anche l’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso, promosso da WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia – GADIT, FIAB, CAI e Italia Nostra.

La sostituzione di Corrado Gisonni con Pierluigi Caputi nel ruolo di Commissario Straordinario per la sicurezza del Gran Sasso appare come una scelta incomprensibile anche perché nessuno, né Governo, né Regione, sta fornendo una spiegazione plausibile. Come sempre non ne facciamo una questione di nomi, ma di efficacia nel trovare una soluzione per la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso. Si è aspettato lo scadere dei termini e ad oggi manca ancora il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la nuova nomina che dovrà fare tutti i passaggi di controllo”.

Il nuovo Commissario – proseguono nella nota – dovrà poi avere modo di studiare le carte e diventare operativo: i tempi quindi si allungheranno ancora nonostante ci si trovi in una situazione di emergenza che dovrebbe portare tutti ad agire molto rapidamente. Invece di giocare a sistemare pedine, Governo e Regione dovrebbero impegnarsi ad accelerare le procedure, far partire al più presto i lavori e trovare i 60 milioni di euro che ancora mancano. Siamo ormai arrivati alla progettazione e alla gara: non sarebbe accettabile che il lavoro fino ad oggi portato avanti andasse perduto. Sarebbe gravissimo perdere ulteriore tempo, considerato che, secondo quanto ipotizzato a suo tempo dalla struttura commissariale, da quando sarà indetta la gara saranno necessari diversi anni (almeno 5 o 6) per portare a termine i lavori“.

“Come Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso intendiamo ringraziare il Prof. Corrado Gisonni: nella differenza di ruolo e pur non essendo mancate in questi anni divergenze e differenti opinioni, è stato un interlocutore preparato e sempre disponibile. Ha più volte incontrato i rappresentanti dell’Osservatorio e ha partecipato ai momenti pubblici ai quali lo abbiamo invitato, non sottraendosi al confronto con la società civile come invece, negli oltre 20 anni di questa vicenda, hanno fatto e continuano a fare tante Istituzioni”.

Al prossimo Commissario – concludono – auguriamo buon lavoro: come sempre lo giudicheremo per quanto farà e auspichiamo che voglia mantenere aperto il confronto con i portatori di interessi generali“.