16 Giugno 2025 - 12:19:11
di Redazione
Dal 1 al 7 agosto 2025 il Wwf Italia organizza il tour della Coesistenza Uomo-Orso in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella.
«Se vuoi dedicare un po’ di tempo alla salvaguardia dell’Orso bruno marsicano, ma anche conoscere persone con la stessa passione e lo stesso entusiasmo, visitare i luoghi meravigliosi della Maiella e incontrarne le comunità che vi abitano, questa è l’iniziativa che fa per te – scrive il Wwf – Nella settimana del Tour sarai coinvolto in attività di comunicazione e sensibilizzazione insieme alle comunità locali e per i turisti, laboratori per bambini e ragazzi e attività di conservazione sul campo per la mitigazione delle minacce per l’Orso bruno marsicano».
«L’attività è organizzata dal WWF Italia nell’ambito della campagna Orso2x50 – precisa Marco Antonelli, referente Grandi Carnivori WWF Italia – e vede la collaborazione del Parco Nazionale della Maiella con il quale ormai da anni, anche grazie al progetto internazionale LIFE ARCPROM – Bentornato orso gentile, ormai conclusosi, si mettono in campo iniziative concrete e spesso innovative per garantire la coesistenza tra uomo e orso nel territorio del Parco e in quello limitrofo».
È importante ricordare che l’Orso bruno marsicano rappresenta una delle specie più rare e preziose della fauna italiana ed europea. Si tratta di una sottospecie unica al mondo, oggi ridotta a una popolazione estremamente fragile, stimata in appena 50-60 esemplari, distribuiti in alcune aree dell’Appennino centrale. Nonostante gli sforzi di conservazione messi in atto negli ultimi decenni, la sopravvivenza di questa specie resta fortemente minacciata. Bracconaggio, avvelenamenti, incidenti stradali e frammentazione dell’habitat continuano a rappresentare rischi concreti e costanti.
Dal 1970 ad oggi sono stati registrati 139 decessi di orsi marsicani, e circa l’80% di questi è stato causato direttamente o indirettamente da attività umane, sia illegali (come il bracconaggio) sia accidentali. Nello specifico, il 48% dei decessi è stato provocato da atti di bracconaggio (armi da fuoco, trappole, veleni), mentre il 32% da incidenti come investimenti stradali e annegamenti.
Questi numeri evidenziano con chiarezza una situazione molto preoccupante. La pressione antropica sull’Orso marsicano è troppo elevata e occorre agire con urgenza per ridurre drasticamente il tasso di mortalità, garantendo così una concreta possibilità di sopravvivenza alla specie.
«Uno degli strumenti più efficaci per affrontare questa sfida – aggiunge Antonelli – è il coinvolgimento attivo delle comunità locali. Promuovere una convivenza pacifica tra uomo e orso è fondamentale, e può essere perseguito attraverso attività di informazione, educazione ambientale e campi di volontariato come questo organizzato da WWF Italia e Parco Nazionale della Maiella».
«I volontari saranno presenti nelle piazze dei paesi – conclude Filomena Ricci, delegata Wwf Abruzzo – pronti a incontrare le persone, a confrontarsi, ad accogliere domande e richieste, ad ascoltare chi i territori li vive e ad arricchirsi della loro esperienza, il tutto con l’entusiasmo tipico di chi decide, per passione, di dedicare un po’ del proprio tempo libero e delle proprie vacanze a una specie come l’orso e alla natura in generale».
Queste iniziative, mirate alla sensibilizzazione e alla diffusione di comportamenti corretti nelle aree frequentate dall’orso, rappresentano un passo decisivo per rafforzare il legame tra cittadini, territorio e biodiversità.
La tutela dell’Orso bruno marsicano non riguarda solo la conservazione di una specie, ma la salvaguardia di un intero ecosistema, del nostro patrimonio culturale e naturale ed è una grande responsabilità che tutti quelli che a vario titolo si impegnano per la tutela della natura devono sentire.