16 Giugno 2025 - 18:23:50

di Vanni Biordi

L’Aquila Calcio si prepara a voltare pagina con la presentazione ufficiale del nuovo allenatore, Sandro Pochesci, e del nuovo Direttore sportivo, Gianluca Rossini. Questo cambio al vertice segna l’inizio di una nuova era per i colori rossoblù, un’era che tifosi e addetti ai lavori sperano sia ricca di successi e soddisfazioni.

L’arrivo di Pochesci, tecnico dalla comprovata esperienza e con un forte carattere, promette di portare nuova linfa e una mentalità vincente all’interno dello spogliatoio. La sua fama di allenatore capace di motivare i giocatori e di ottenere il massimo dalle proprie squadre fa ben sperare per il futuro prossimo dell’Aquila Calcio.

«Partiamo dal modulo 3412, poi vedremo – spiega Pochesci -. Dipenderà dal mercato, da quello che ci porta. Stiamo costruendo con questo modulo, quindi avremo dei giocatori di fascia di gamba, due attaccanti uno molto fisico, e l’altro molto veloce. Abbiamo poi Banegas dietro al muro che ci deve dare quella qualità, quelle geometrie, quell’estro e quell’imprevedibilità che un giocatore come lui può dare a questa squadra».

Proprio sul giocatore argentino il nuovo mister ha le idee chiare.

«Banegas è un giocatore d’attacco, – prosegue – ed io lo voglio un po’ più centrale e vicino alla porta, non lo voglio esterno perché sull’esterno per me ci devono andare giocatori di gamba, giocatori di corsa, e lui è diventato un giocatore molto raffinato, che quando vede la porta calcia e quindi lo devo mettere in una condizione più vicina alla porta e, magari, fargli togliere qualche umo da due punte centrali che gli possono dare quello spazio per il suo inserimento e per il piede che ha che e che tutti conosciamo. Lui è un giocatore che è un lusso per questa categoria e noi siamo orgogliosi di averlo con i nostri colori».

«C’è sempre questa leggenda metropolitana sulle mie squadre che giocano sempre per fare un gol più degli altri. I primi difensori per me sono gli attaccanti, e i primi attaccanti sono i difensori. Io ho questa mentalità, ho sempre avuto questo spirito battagliero con le mie squadre. Oggi so di poter parlare con giocatori di grande qualità, con giocatori che hanno vinto, che hanno la personalità, che hanno ancora la voglia di giocare. Noi stiamo costruendo una squadra mista tra giovani importanti e gente di grande personalità».

Accanto a Pochesci, Gianluca Rossini assume il ruolo di Direttore sportivo, figura chiave per la costruzione di una squadra solida e competitiva. La sua conoscenza del panorama calcistico e la sua abilità nel talent scouting saranno fondamentali per portare a L’Aquila i giocatori giusti, capaci di sposare il progetto tecnico e di incarnare, soprattutto, i valori della maglia rossoblù.

Anche quest’anno, ci sarà un grande lavoro sul mercato.

«Noi abbiamo iniziato a prendere tutti gli under più importanti che c’erano nel Lazio, in Campania e all’Aquila – spiega Rossini -. Poi abbiamo fatto le conferme che c’erano da fare e che secondo noi andavano riconfermate, e adesso stiamo facendo acquisti mirati, dove noi intendiamo rinforzare. Ci saranno due-tre punte importanti e un ottimo difensore centrale prima fascia. Al centro campo abbiamo preso Buchel che, secondo me, è un giocatore importante di un’altra categoria e due giovani, Caretta e Carella. Quindi, abbiamo rinforzato anche il centro campo».

L’Aquila Calcio e i suoi tifosi si trovano ora di fronte a nuove sfide e a nuove opportunità. L’entusiasmo generato da questi nuovi innesti dirigenziali dovrà tradursi in fatti concreti sul campo. La piazza aquilana è esigente e passionale, e merita una squadra che lotti su ogni pallone, che mostri attaccamento alla maglia e che porti in giro sui campi il nome della città con orgoglio.

Con Pochesci e Rossini al timone, c’è la speranza concreta di vedere L’Aquila Calcio intraprendere un percorso virtuoso, fatto di crescita, ambizione e, soprattutto, successi.

È chiaro che sarà fondamentale il supporto di tutti: tifosi, società e istituzioni, per far sì che questa nuova pagina si riveli una delle più belle della storia rossoblù.

Nota a margine: un doveroso ringraziamento va anche a Gigi Durastante che, seppur per un breve periodo, ha guidato la squadra con impegno e dedizione in un momento delicato. Il suo contributo, anche se per poche partite, è stato prezioso e merita un riconoscimento positivo. Da tutti.