20 Giugno 2025 - 10:56:14

di Vanni Biordi

L’Aquila, con la sua inarrestabile forza di rinascita, torna a essere epicentro di un evento che trascende la mera esposizione artistica per diventare un potente simbolo di identità e resilienza.

La recente presentazione a palazzo Cipolloni Cannella, in Corso Vittorio Emanuele II, non è stata una semplice inaugurazione, ma il culmine di un lavoro meticoloso e appassionato che ha permesso il ritorno in Italia di un patrimonio artistico abruzzese di inestimabile valore, legato indissolubilmente alla nostra terra.

Immaginare la soddisfazione nel rivedere opere di maestri del calibro di Michetti, Patini, Pellicciotti, i fratelli Cascella e tanti altri artisti, è toccare con mano la grandezza di un genio che ha plasmato non solo l’arte abruzzese, ma quella nazionale. Ogni pennellata, ogni scultura racconta una parte dell’Abruzzo: le sue storie, le sue tecniche, le emozioni e uno spirito intrinsecamente legato alle montagne, al mare e alle tradizioni della nostra regione.

La presentazione nella Gliubich Casa d’Aste non è solo un’opportunità per ammirare queste meraviglie; è un momento di celebrazione. Celebriamo la perseveranza di chi ha creduto in questo progetto, l’impegno di chi ha lavorato dietro le quinte per rintracciare e riportare a casa questi tesori. Il 25, 26 e 27 giugno, con un’asta dedicatta, sarà un’occasione preziosa per riflettere sull’importanza di tutelare e valorizzare il nostro patrimonio culturale, troppo spesso disperso o dimenticato. Il ritorno di queste opere è un segno tangibile della vitalità culturale dell’Abruzzo e della sua capacità di rigenerarsi, anche dopo i momenti più difficili.

È un invito a riscoprire le nostre radici, a onorare i grandi che ci hanno preceduto e a ispirare le nuove generazioni a proseguire su questa strada, perpetuando l’amore per l’arte e per la nostra identità. Che questa esposizione sia solo l’inizio di un percorso virtuoso che veda sempre più l’arte abruzzese tornare a splendere, occupando il posto che le spetta nel panorama culturale italiano e internazionale. L’Abruzzo non è solo una terra di bellezza paesaggistica, ma un fertile terreno di espressione artistica, un crogiolo di talenti che meritano di essere riscoperti e celebrati.

Questo è un richiamo alla nostra storia e un abbraccio al nostro futuro